SULLE ORME DI DAVID BOWIE

Un viaggio attraverso tutti i luoghi che hanno caratterizzato la sua vita artistica e privata

 

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David Bowie

In questi mesi, spulciando la rete alla ricerca di notizie inerenti David Bowie mi sono resa conto che nessuno avesse ancora pensato di comporre qualcosa che somigliasse ad una guida che potesse mettere insieme tutti i luoghi che hanno caratterizzato nel bene e nel male, nel piccolo o nel grande la sua vita e in un certo modo anche un pò la nostra, ho pensato quindi di fare delle ricerche e stilare un itinerario completo che possa essere utile a chiunque voglia ripercorrere un po’ più nel dettaglio i passi del Duca durante i propri viaggi, che andiate quindi a Berlino, Londra o in Svizzera ma anche in California in Australia e in Italia oltre che chiaramente a New York, qui troverete ciò che vi serve per  poter ripercorrere e visitare tutti i luoghi in cui si è fermato, per tanto o per poco tempo ma lasciando in ognuno sempre un po’ di se, è un itinerario che vi porterà nei posti più importanti ma anche in quelli meno importanti della sua vita sia artistica che privata.

E’ stato un lavoro minuzioso, per certi versi immane perché volevo che fosse il più preciso e dettagliato possibile ma alla fine ce l’ho fatta…! Spero di aver fatto cosa gradita a tutti i suoi fans, (me compresa ovviamente)!

Fantastic voyage …to all !

 

LONDRA

Il nostro punto di partenza non può che essere Londra e la sua prima casa, quella nella quale nacque l’8 Gennaio del 1947, al 40 di Stansfield Road Brixton David Bowie o meglio  l’allora David Robert Jones visse lì dalla sua nascita fino al Gennaio del 1953.
I genitori successivamente con al seguito il piccolo David si trasferirono al 106 di Canon Road a Bromlay, Kent e qui vissero da Febbraio 1953 a Gennaio 1954,
Si trasferirono ancora al 23 di Clarence Road sempre a Bromlay, kent rimanendo dal Febbraio 1954 a Giugno 1955 per poi stabilirsi definitivamente al n.4 di Plaistow Grove Bromlay, Kent da Giugno 1955 fino a Maggio del 1967,  questa fu l’ultima casa nella quale visse con i genitori.
Nel Giugno del 1967 fino ad Agosto del 1968 andò a vivere da solo trasferendosi al n. 39 di Manchester Street a Westmister,  ad Agosto del 1968 con la sua fidanzata Hermione Fartinghale si trasferì al 22 di Cleareville Grove South Kensington, casa nella quale convissero fino al gennaio 1969, anno nel quale lei lo lasciò.
Bowie rimase in quella casa fino ad Aprile dello stesso anno per poi trasferirsi al n. 24 di Foxgrove Road Beckenham, kent e vi rimase fino ad ottobre 1969, (la casa non esiste più, è stata demolita), qui intrecciò una relazione con la proprietaria di casa la giornalista Mary Finnigan con la quale fondò un Folk Club presso il Pub Three Tuns, ma questo lo vederemo più avanti. .
Durante la breve relazione con Mary Finnigan incontrò quella che poi sarebbe diventata sua moglie Angela Burnett e ad Ottobre del 1969 si trasferì con lei ad Haddon Hall al 42 di Southend Road, Beckenham Kent e vi rimasero fino a Maggio del 1973, ad Haddon Hall scrisse buona parte di “The man who sold the world”, “Hunky Dory” e “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”, purtroppo anche Haddon Hall non esiste più, al suo posto sono sorti degli appartamenti ma vale la pena comunque visitare il luogo; è storico.
Da Maggio del 1973 al 16 Ottobre dello stesso anno si trasferisce a Vale Court in Hall Road, Mauida Vale.
Dal 17 ottbre 1973 ad Aprile del 1974 si trasferisce nell’ultima casa londinese della sua giovinezza all’ 89 di Okley Street, Chelsea.

Solo molto più in là negli anni, acquistò una casa a Londra, Old Rectory al 43 di Gilston Road, West Brompton, Kensington/Chelsea dove tra il 2008 e il 2011 trascorrerà con Iman dei  brevi periodi.

I luoghi invece più frequentati da Bowie durante il suo periodo londinese, tra i quali vi sono anche i luoghi cult, quelli che hanno caratterizzato la sua ascesa a Rockstar planetaria sono:
cominciando da  Brixton, il suo quartiere natale, sulla parete laterale dei Grandi magazzini Morleys che si trovano proprio di fronte all’uscita della Stazione della Metropolitana, si trova il murales dell’artista Australiano James Cochran che lo realizzò nel 2013 con un Bowie ritratto così come appare sulla copertina di Aladdin Sane, (e solo a qualche isolato di distanza dal murales potete visitare la casa in cui nacque in Stansfield Road, quella di cui sopra).
Andando a Soho invece nella la zona centrale di Londra troviamo “La Gioconda caffè” al n. 9 di Denmark Street (ora completamente ristrutturato, trasformato e ribattezzato in “Giaconda”), questo era il bar frequentato da David Bowie e da Mary Finnigan ma anche dal suo amico Marc Bolan, li dice la Finnigan che con Bowie restavano davanti alla tazza dello stesso Tea per ore ed ore ad aspettare che qualcuno entrasse e chiedesse un musicista, un ingaggio, il bar all’epoca era frequentato da musicisti e piccoli produttori locali, la porta accanto al bar invece era l’ingresso dei Central Studios, dove Bowie (che allora era ancora chiamato David Jones) fece le sue prime registrazioni. Un  pò più avanti sempre sulla stessa strada, al n. 7 di Denmark Street c’era invece la sede del primo agente di Bowie.
Ma Soho ha altri luoghi storici legati alla carriera musicale di David Bowie come il Marquee Club in Wardour Street al n.90, il celebre locale in cui, negli anni ’60 suonavano sia gli artisti più in voga che le aspiranti stelle Bowie è salito su quel palco più di 20 volte tra il 1965 e il 1973 prima di diventare un artista troppo popolare per un locale così minuscolo, li si esibì con Marianne Faitfull in una storica serata nella quale cantarono “I Got You Babe” con un Bowie vestito di piume di struzzo e la Faitfull vestita da suora. Il locale ormai è purtroppo scomparso anche nella sua ultima incarnazione su Charing Cross Road ma in compenso si può fare un salto al vicino pub The Ship molto popolare tra i musicisti del tempo (non solo Bowie, ma anche John Lennon si fermava a bere lì), proseguendo lungo la stessa strada, sulla destra, c’è un piccolo vicolo St. Anne Court, li c’era la sede dei Trident Studios dove David Bowie registrò “Space Oddity” il 20 giugno 1969. I Trident Studios erano una vera e propria istituzione per il mondo musicale degli anni ’60, grazie alle innovazioni tecnologiche di cui erano forieri, tanto che qui i Beatles registrarono “Hey Jude” nel 1968.  Bowie vi registrò  “Hunky Dory” nel 1971 e “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” nel 1972.
Ma adesso arriviamo al luogo più cult di tutti in assoluto, un luogo che ha  un fortissimo legame con David Bowie e con noi tutti, parliamo del famosissimo N. 23 di Heddon Street,  un vicolo stretto e piuttosto anonimo che si trova appena oltre gli eleganti negozi di Regent’s Street, tutti i fans sanno che questo è probabilmente uno dei luoghi simbolo della presenza di  Bowie a Londra, perché qui, durante una fredda sera di gennaio del 1972, è stata scattata la famosa foto della copertina dell’ album Ziggy.
Heddon Street ora è molto diversa da quel lontano giorno del 1972, adesso ci sono ristoranti e caffè di lusso e forse, se non fosse per la targa commemorativa sarebbe anche difficile trovare il punto esatto.
Altro luogo storico da visitare è l’Hammersmith Odeon, oggi Apollo, in Queen Caroline Street, è proprio lì infatti che un anno dopo averlo creato,  e precisamente il 3 luglio del 1973, Bowie ucciderà il suo alter ego Ziggy durante un concerto che è rimasto nella storia.
Non mancate poi di visitare il Folk Club “Beckenham Art Lab” che fondarono Bowie e la Finnigan presso il pub Three Tuns, di cui vi parlavo prima, il locale  è situato al 157 di Hight Street a Beckenham, fu un vero e proprio laboratorio artistico che racchiudeva arti visive,teatro, poesia e musica e nel quale Bowie si esibiva la sera. Fu la culla della sua ascesa al successo. Il  pub esiste ancora ma è diventato un ristorante.
Inoltre al 151 di King Henry’s Road c’è lo studio di Brian Duffy  – ideatore con Bowie del fulmine più famoso del pianeta quello di Aladdin Sane - in questo studio infatti sono state realizzate le fotografie per le copertina di Aladdin Sane e Lodger.

Le scuole che ha frequentato:

- Stockwell Infants School a Stockwell Road, Brixton Londra SW9 dal 1951 al 1953
- Reglan Infants School, Clarence Road, Bromley, BR1, Kent dal 1953 al 1955
- Burnt Ash Junior School, Rangefield Road, Bromley, BR1, Kent
- Bromley Technical High School di Oakley Road, Keston, South Bromley, kent, BR2 (oggi Ravens Wood)  è lì che David a 12 anni cominciò a suonare il sassofono ed è sempre lì che a 14 anni prese il pugno nell’occhio dall’amico George Underwood che gli costò la pupilla che rimase da allora permanentemente dilatata, una curiosità è che in quella scuola ebbe come insegnante d’arte Owen Frampton, il padre di Peter Frampton.
Dopo la scuola Bowie lavorò per 5 mesi in una agenzia pubblicitaria la cui sede era al n.98 di New Bond Street, Westmister W1S 1SN.

 

BERLINO

Berlino è stata un’altra delle città fondamentali della vita di Bowie. Ci visse due anni, dal 1976 al 1978.
E’ l’estate del 1976 e una mattina i Froese ricevono una telefonata: “Edgar, ho un problema: David si sta trasferendo, ma nel suo appartamento ci sono ancora dei lavori da fare… Non è che potrebbe venire ad abitare da voi per un po’?” A chiedere il favore è Corinne Schwaab, l’assistente personale di David Bowie; Bowie si stava preparando a trascorrere a Berlino alcuni dei suoi anni più fecondi dal punto di vista artistico e chi stava per offrirgli una stanza in casa sua non era certo uno qualunque ma Edgar Froese, il fondatore del gruppo dei Tangerine Dream. La compagna di Froese sarà la paziente testimone di un David Bowie in cerca di una nuova identità e di un uomo nel pieno del suo periodo musicalmente più attivo, le due settimane che David Bowie trascorse nell’appartamento in Schwäbische Straβe 7, a due passi dalla fermata metro di Eisenacher Strass in compagnia dei Froese sono state probabilmente tra le più difficili della sua vita le frequenti crisi di astinenza dalla droga, l’insonnia, le sigarette fumate una dietro l’altra e il tentativo di non farsi notare da curiosi e vicini durante le poche uscite fuori casa furono le costanti di quei giorni. Poi i lavori nella nuova casa si conclusero e Bowie lasciò l’appartamento della coppia. Quello che accadde dopo, è storia.
A Berlino ci arrivò con Iggy Pop e dopo la sua breve parentesi delle due settimane da Froese, e qualche giorno passato in un albergo, il Schloss Hotel Gerhus  in Brahmsstrasse n. 10, hotel passato alla storia perché fu questo il luogo in cui Bowie danneggiò la propria auto entrando nel parcheggio dell’albergo dopo aver avuto un diverbio con uno spacciatore, dal ricordo dell’evento sarebbe poi nato il brano “Always crashing in the same car”, per chi volesse farci un passaggio,  il nome attuale dell’hotel è Schlosshotel im Grunewald, si trasferirono finalmente  in Hauptstrasse 155 nel quartiere di SchonebergBowie abitava nell’appartamento al primo piano dell’edificio e Iggy Pop abitava al quarto.  Accanto, al n. 157 di Hauptstrasse c’era il primo club gay della città, Anderes Ufer, Bowie insieme all’amico Iggy Pop, era solito frequentare il locale. Si racconta che una notte una vetrina andò in frantumi in seguito ad un atto di vandalismo e Bowie, che se ne accorse rientrando a casa, rimase di guardia fino all’arrivo del vetraio, pagando tutti i costi, il locale ora ha cambiato nome in Cafè Neues Ufer e l’appartamento in cui vissero adesso è diventato lo studio di un dentista. E’ rimasto invece tale e quale lo studio di registrazione Hansa in Postdamer Platz dove registrò “Low” e “Heroes” con Brian Eno.
Non esiste più neanche il Club Romy Haag in Fuggerstrasse 33, se non nei ricordi della sua leggendaria animatrice Romy appunto che era la regina della scena underground dell’epoca ed è ancora prodiga di racconti sulla sua relazione con Bowie, pare che David ricreò il suo locale nel videoclip di “Boys keep swinging, adesso è diventato il sex Club Connections.
Il  SO36  in Oranienstrasse 190 era invece un Club punk di Kreuzberg, frequentato da Bowie fin dalla sua inaugurazione, ancora oggi in attività e meta serale dei giovani berlinesi e dei numerosi turisti.
Il Ristorante Exil  in Paul-Lincke-Ufer 44/a, oggi chiamato Horváth, era invece un ritrovo tipico per intellettuali e beats dell’epoca, tra atmosfere fumose e partite a biliardo, David Bowie ne era un cliente abituale al punto da considerare quel ristorante quasi un secondo soggiorno di casa.
Il Brücke-Museum  in Bussardsteig 9 frequentato anch’esso da Bowie, fu il luogo in cui, da appassionato dell’Espressionismo tedesco quale era, trasse ispirazione per le sue copertine, un esempio è la copertina di “Heroes”.

Hansa Studio in Köthener Strasse 38 è invece il leggendario studio di registrazione che ha visto avvicendarsi artisti di fama internazionale, quali i Depeche Mode nonché lo stesso Bowie, qui  il Duca compose la straordinaria e storica “Heroes”, ispirandosi alla liaison amorosa tra Tony Visconti e la cantante Antonia Maas guardando dalla finestra degli studi spesso li vedeva baciarsi e passeggiare lungo il Muro.
E’ possibile effettuare una visita guidata degli Hansa Studio contattando Berlin Musictours.
Per chi avesse poco tempo e volesse solo osservare il complesso dall’esterno, consigliamo di arrivare in U-Bahn: la stazione più vicina è Potsdamer Platz e vi sembrerà un po’ di rivivere l’atmosfera di “Where are we now”.

 

NEW YORK

West 17th Street, New York Aprile ’74
West 20th Street, New York aprile ’75
Essex House Hotel, appartamento di  9 piani a Central Park South, 10019 dove ha vissuto fino al 2002
Alla fine di Gennaio 2003 David e Iman acquistarono un pezzo di terreno di 64 acri Little Tonshi ad Ulster County, New York  12481
da Marzo 2002 fino alla sua morte ha vissuto al 285 di Lafayette Sreet Soho Manhattan NY 1001, casa nella quale attualmente vive ancora Iman con la piccola Lexie.
I luoghi che più amava e che frequentava quotidianamente a New York erano:

The Strand è una libreria all’828 Broadway, questa era una delle mete preferite di Mr.Bowie per una buona lettura.
Una passeggiata mattutina la faceva spesso al Washington Square Park: dal suo appartamento al 285 di Lafayette Street, Bowie era a pochi passi dal cuore del Greenwich Village: “Il Washington Square Park è la storia emotiva di New York “ disse durante un’ intervista.
Il Caffè Reggio, su Macdougal Street, era invece una delle mete preferite di Bowie per la colazione.
Bowie era inoltre un habitué anche della Bottega Falai al 267 Lafayette Street, un caffè e negozio di alimentari di prodotti italiani dove ordinava, regolarmente, panino con prosciutto di Parma o cappuccino con bombolone.
Il Duca Bianco frequentava anche McNally Jackson Books n.52 Prince Street, tra i suoi romanzi preferiti, “1984“di George Orwell e “Arancia Meccanica” di Anthony Burgess.
Gli LP di  rarità li trovava invece sugli scaffali del Bleecker Street Records: lo store di dischi a Greenwich Village era uno dei suoi maggiori fornitori di vinile, prima che chiudesse i battenti nel 2013 dopo 45 anni, per essere trasformato in un negozio di yogurt gelato.
Bowie faceva la spesa da Dean & DeLuca al 560 Broadway,
Ammirava i suoi pittori preferiti (Picasso, Rubens e Tintoretto) affissi alle pareti del Metropolitan Museum of Art al 1000 Fifth Avenue, e se a pranzo, aveva voglia di un sandwich di pollo con crescione e pomodori si fermava da Olive’s  120 Prince Street. Andava matto inltre per le produzioni Off-Broadway in scena al New York Theatre Workshop al 79-83 East 4th Street.

 

SVIZZERA

Clos Des Mésanges,Ch. De Sainte-Croix 13, 1807 Blonay,Vaud Svizzera dal 1976 al 1982
Chateau Du Signal, Epalinges, Lausanne Superiore, Svizzera dal 1982 al 1992

Altri luoghi in cui è vissuto nel mondo:

Casa di Glenn Hughes, Los Feliz, Los Angeles, California, 90027 USA (da Marzo a Maggio del ’75)
Villa di Michael Lippman, Hollywood, Los Angeles, California, USA (Maggio ’75)
637 North Drive Doheny, Beverly Hills, California 90210, USA, 2011, Australia (dal 1982 al 1992)
Britannaia Bay House, Compbell Hills, Mustique, Indie Occidentali (da dicembre 1989 al 1995)
Sea Wiev, 18 Cambridge Road, Parish di Sandy, Somerset, Bermuda MA02 (1997)
1349 Stone Canyon Road, Bel Air Los Angeles, California, 90077, USA ( Febbraio ’76)
Kincoppal Apartments, 93 Elisabeth Bay, Sydney, Nuovo Galles del Sud, Australia.

 

ITALIA

L’Italia e il rapporto che Bowie aveva con essa merita un capitolo a parte, iniziamo senza dubbio da Mosumanno Terme dove un giovane David nel 1969 approdò per partecipare al Festival per voci nuove, restò in città tre giorni dal 31 luglio al 2 agosto, alloggiava all’Hotel Reale in Viale Martini, oggi trasformato in  appartamenti privati, mangiava al Bar Garibaldi adesso diventato Pub Tiffany e si recava a piedi dopo pranzo, per le prove con chitarra in spalla, imboccando Via Empolese al Calzaturificio Fiorella (suo sponsor) in via Portovecchio.
Il secondo ma non meno importante luogo italiano a cui David era legato era senza dubbio Napoli, il Duca negli anni ’80  giungeva spesso in città con il suo yacht Deneb Star e Capri, Pompei e la Costiera Amalfitana erano tra le sue mete preferite, in particolare nell’estate del 1987  volle visitare la Chiesa di Santa Chiara, aveva letto che era un gioiello di arte gotica e assomigliava molto al genere di architettura di cui era appassionato.
A Firenze invece Bowie si sposò il 6 giugno 1992 con l’ex modella Iman nella chiesa episcopale di San Giacomo, in via dei Rucellai, a due passi dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. Per l’occasione abitò e fece la festa a Villa la Massa, dimora in riva all’Arno a Bagno a Ripoli.

 

PIANETA  MARTE

“Adesso qui non mi trovo in nessun posto, non c’è musica qui, solo flussi di suono, questo non è un luogo ma eccomi qui”.  dal Gennaio 2016 fino all’infinito.

 

“Bowie una volta fu notato fermo in strada appoggiato ad un lampione ad osservare i passanti, a noi piace pensare che sia ancora lì, in ognuno dei luoghi in cui è passato a osservarci divertito mentre noi ripercorriamo le sue tracce e cerchiamo di mantenere vivo il ricordo della sua incomparabile e straordinaria vita di artista, di star ma anche di persona comune.”

 

 

Un commento per “SULLE ORME DI DAVID BOWIE

  1. Titti da Tv scrive:

    Che lavoro certosino, bravissima!. INTERESSANTE e utile…Mi piace molto la conclusione. Chissà se potrò mai vedere questi luoghi..sarebbe bello fare una raccolta fotografica. Brava!

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