IL NUOVO SOCIAL USATO DAL PAPA

E’ notizia abbastanza recente quella che vede il Papa sbarcare su Instagram, uno dei più noti social network.

Nonostante l’iniziale ritrosia, il pontefice ha ceduto alla tentazione e il 19 di marzo, con il nome di Franciscus, farà la sua prima apparizione in questo che è uno dei social più diffusi. Questa non è una data casuale ma rappresenta la festività dedicata a san Giuseppe che tanto cara è al pontefice .

Già presente su Twitter e su  Telegram, il Papa ha voluto rendere la comunicazione con il mondo ancora più incisiva e capillare, attraverso immagini e video, testimoniando, così, che il suo messaggio non è riservato a pochi selezionati per cultura, religione o situazione sociale ma è per tutti indistintamente. Questa decisione è la dimostrazione della volontà del pontefice  di avvicinarsi soprattutto ai giovani che oggi fanno uso di immagini e video per trasmettere sentimenti e stati d’animo che in altra maniera non potrebbero essere espressi poichè l’evoluzione della tecnologia ha portato le persone a comunicare sempre più virtualmente e sempre meno con un incontro di persona. Da ciò deriva  la decisione di condividere le foto che il pontefice usa scattare insieme ai fedeli, con gli utenti del web.

Una testimonianza molto forte che vuole mettere in luce quanto la sua opera sia un servizio dedicato agli altri, in quanto il suo messaggio di pace, amore e fratellanza, indistinto ed indiscriminato, è destinato ad unire popoli, razze e genti di estrazione sociale diversa affinchè comprendano quanto sia importante rimanere uniti. Se la diffusione di queste immagini contribuirà a far sì che l’umanità intera si convinca che, oltre ai mezzi di morte, esiste la possibilità di un colloquio, non sarà il Papa ad aver vinto la sua battaglia ma l’intera collettività che, abbandonate le armi, riuscirà a sedersi intorno ad un tavolo e trovare un compromesso che eviterà ad una fetta di persone di arrogarsi il diritto di porre fine alla vita altrui, diritto che nessuna religione, peraltro, attribuisce all’uomo.