CHE COSA È IL TEMPO?

Un Tentativo di Analisi del Tempo. In una Libera Ricerca. Tra Scienza, Filosofia e Mito.

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Cosa sia il Tempo, credo che neanche la Scienza si sia effettivamente messa in accordo sulla sua reale natura. Questo penso sia dovuto dal fatto che, lo stesso, essendo continuamente ed “effettivamente” percepito, si renda, di fatto, di difficile analisi. Le Teorie sono tante. Molte si scontrano soprattutto su di un punto: la sensazione dello suo scorrere linearmente rispecchia la realtà, o è solo un’illusione?

Dal mio personale punto di vista, credo che parlare del Passato, del Presente e del Futuro, come a dei fenomeni ben distinti e separati tra loro, sia una descrizione del Tempo falsata ed erronea. Indubbiamente, se provassimo a rievocare attimi del nostro Passato, avremo l’assoluta certezza che siano già accaduti e quindi ben separati e lontani dal nostro Presente. Inoltre, se cercassimo di pensare al nostro Futuro, opereremo un’astrazione dove, apparentemente, qualsiasi cosa Immaginata, sarebbe, ancora una volta, ben percepita come separata dal nostre Presente.
Andando ad analizzare bene la cosa, però, ci accorgeremo che, quello che realmente abbiamo fatto, in ambedue i casi: è quello dell’aver “Posizionato” nel nostro “Presente apparente”, sia quelle vaghe immagini alle quali abbiamo dato il nome di Ricordi, e sia quelle astrazioni con le quali abbiamo teorizzato un nostro possibile Futuro. Insomma, è sempre nel momento “Presente”, che hanno preso “effettivamente” vita: sia i nostri Ricordi, che le previsioni di un nostro ipotetico Futuro.
Queste osservazioni, mi hanno dato la possibilità di riflettere sul fatto che, ancora una volta, è sempre la nostra Mente con i nostri sensi a “Determinarci” in una posizione temporale. E Basta pensare a quanto lo stesso nostro Presente sia legato ai nostri Sensi, per capire che, paradossalmente, nessun Evento vissuto con i nostri sensi può essere registrato dalla nostra Mente, effettivamente nello stesso istante nel quale esso è realmente avvenuto.

Questo vale sia per quello che vediamo: considerando che ogni oggetto percepito con la vista, impiega, in base alla sua distanza da noi, quel tempo legato alla velocità della Luce. E lo stesso vale anche per quello che sentiamo: legato alla velocità del suono. Per quello che odoriamo: visto la lentezza degli odori nell’essere percepiti dopo la loro trasmissione. E questo vale anche per quello che tocchiamo: visto il tempo che impiega l’informazione sensoriale (impulsi nervosi), a viaggiare dalla nostra pelle al nostro cervello. Insomma, sembra proprio che quello che percepiamo come Presente, non sia altro che un Film Sensoriale Sospeso nel Passato.
Ecco che anche il Tempo, come la Materia, incomincia ad apparire particolare …
Ma la Scienza, come affronta l’argomento?

Isaac Newton, aveva postulato: che il Tempo aveva un valore Assoluto, che scorreva linearmente e che era uguale per tutti. Ci volle Albert Einstein, con le sue Intuizioni, a stabilire che il Tempo non poteva essere pensato come ad un qualcosa di slegato dallo Spazio; (essendo con quest’ultimo in continua ed indivisibile Relazione). Einstein intuì che il Tempo, proprio per la sua intima connessione con lo Spazio, non poteva nemmeno essere considerato un assoluto. Visto che il suo scorrere variava in base alla Posizione, al Moto e alla velocità di Moto, di chi ne faceva la diretta esperienza; e di chi si trovava nel tentativo di misurazione dello stesso. Ovvero: capì che il Tempo non poteva essere uguale per tutti. E inoltre, intuì che anche la Gravità ne modificava “pesantemente” lo scorrere. Insomma, il Tempo risultò Relativo. E la parola Adesso non poteva avere lo stesso valore per tutti.
Oggi è comune pensare al Tempo non più slegato dallo Spazio. Tanto che, oramai, è quasi accettata da tutti l’idea di un Mondo Fenomenico “ospitato” in un Universo Quadrimensionale. Formato dalle tre Dimensioni Spaziali e da una Temporale. Questo “nuovo” Ente è oggi conosciuto come: lo Spazio-Tempo.
Io percepisco questo nostro Universo, come ad un “Teatro” che garantisce un Palcoscenico ai nostri Eventi. Anche se, questo Palcoscenico, lo percepisco, anche, con ancor più Dimensioni, forse infinite … Ma andiamo per ordine.
Questo Palcoscenico Quadrimensionale, è per molti Fisici ipotizzato come ad un “Universo a Blocco”.

Un Universo quasi somigliante ad una forma di pane, che “conterrebbe” già tutto. All’interno dello stesso, infatti, sarebbero presenti già tutti gli “Eventi” passati presenti e futuri, senza nessuna separazione. Dove ogni Essere senziente si “affetterebbe” la sua porzione di “adesso” in maniera del tutto personale, in base alla propria inclinazione nella sperimentazione dello stesso.
In Questo Blocco, ogni attimo di Vita di ogni singolo individuo sarebbe simultaneamente reale e presente nell’ Ora e per Sempre. In Tale sistema, Noi saremo come delle configurazioni spazio-temporali (IO:Ente+ Materia), che farebbero un esperienza quadrimensionale chiamata “Vita”. Ecco che ogni Individuo vivrebbe, in questo Universo a Blocco, la sua esperienza “nel tempo e nello Spazio”. Sperimentando una serie di Istanti già esistenti. I quali, anche se sistemati uno dopo l’altro, grazie ai dati presenti nella nostra Memoria, saranno comunque vissuti in una loro consequenzialità apparente: perché percepiti in un’illusoria linearità temporale. Ma in “realtà” tutto è contenuto adesso.

 

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Nelle mie personali conclusioni, io vedo lo Spazio-Tempo come ad una Proiezione Olografica Multidimensionale della Coscienza. Dove in una illusoria scissione e separazione dalla stessa, l’Evento: ac-Cade, collassando, da un’infinita Possibilità adimensionale e atemporale, Propria, di una Coscienza Superiore: priva di ogni direzione, dualismo e polarità. Noi, potremo essere sia il Regista, sia il Proiezionista, e sia il personaggio Protagonista di un Film Coscienziale, che appare e si rende visibile, perché ac-Caduto nel Dualismo della Forma, dove ha acquisito, di conseguenza: una polarità, una dimensione Fisica e una direzione Temporale. Un Film proiettato, anche grazie al “Gioco” degli Opposti: dove l’Antimateria avrebbe lo stesso ruolo degli intervalli di nero delle pellicole Cinematografiche. E dove, la Luce: diverrebbe quell’elemento fenomenico che ne Garantirebbe la proiezione, ma nell’obbligo delle regole Fisiche legate alla velocità della sua stessa trasmissione. Il Tempo e lo Spazio, sarebbero un escamotage della Coscienza Universale, (Brahman), che permette ad ogni singola Coscienza Individuale, (Atman), illusoriamente scissa da se stessa, di fare l’esperienza nella materialità e nel Tempo illusori della Forma. Ma, come abbiamo detto, sarà solo Illusione, perché tutto è già accaduto, proprio ORA.
Per citare Parmenide: … Essendo ingenerato è anche imperituro, tutt’intero, unico, immobile e senza fine. Non mai era né sarà, perché è ora tutt’insieme, uno, continuo. Difatti quale origine gli vuoi cercare? Come e donde il suo nascere? Dal non essere non ti permetterò né di dirlo né di pensarlo. Infatti non si può né dire né pensare ciò che non è … L’essere come potrebbe esistere nel futuro? In che modo mai sarebbe venuto all’esistenza?
Parmenide, I presocratici, p. 275
Tutto questo ma, senza però rinunciare alla libertà nella Sperimentazione, nel Fenomenico, di ogni Essere che sta esercitando il suo Libero Arbitrio. Perché: (e qui concludo), in quest’Eterno Multi Verso Multi-Dimensionale, non sarà tutto stabilito e fisso. Ma l’Essere, nelle sue Scelte, opererà nel Macro, come nel Micro delle Particelle: una Funzione, molto simile a quella del Collasso della Funzione Donda, prevista dal Principio di Indeterminazione di Heisenberg. Così che collasserà, tra gli infiniti Futuri” già esistenti in potenza, quello determinato dalla nostra Coscienza. Ora.

 

8 commenti per “CHE COSA È IL TEMPO?

  1. Rosalba scrive:

    geniale la metafora della “proiezione olografica multimediale”!

    1. Saverio Quacquarelli scrive:

      Si Rosalba, ti ringrazio per il commento. Credo che buona parte della Scienza si stia a mano a mano convincendo della possibilità di una “soluzione” di questo tipo. Come ho accennato anche nell’articolo sulla Materia.

  2. giulio da roma scrive:

    bell’articolo e ben scritto complimenti!

    1. Saverio Quacquarelli scrive:

      Grazie Giulio, sono contento ti piaccia. Tra non molto uscirò con una ltro articolo sui Buchi Neri. sempre andandoli ad indagare a 360 gradi, unendo i “diversi” campi del Sapere.

  3. francesco scrive:

    argomento importante e trattato lodevolmente!

    1. Saverio Quacquarelli scrive:

      Francesco ti ringrazio, l’argomento è per me fondamentale per poter sondare la nostra “realtà”. E anche molto complesso sono felice che sia così lodevolmente esposto. A presto per il prossimo articolo.

  4. Antonio scrive:

    Come già altri hanno detto, il tuo, Saverio, è un articolo affascinante e molto ben scritto ma, come si dice in questi casi, pone ( per me) più domande di quante dia risposte. Alla fine, perdonami, non mi sembra di saperne più di prima, resto dubbioso. Questo è dovuto alla mia scarsa preparazione in molti campi, ad esempio nel pensiero dell’induismo ( ma mi hai fatto capire la differenza fra ” Brahman ” e ” Atman “), e sono carente anche sulla teoria dei quanti e sull’indeterminazione quantistica ( mi sembra ancora impossibile che si siano derivate tante conseguenze dall’esperimento sulla doppia fenditura). Più che presocratico come Parmenide, io mi definirei prescientifico, diciamo pure abbastanza ignorante. Con la presunzione degli ignoranti mi sembra di notare una incongruenza fra le molte cose che dici ( solo una) : se il tempo non esiste, come si fa poi a parlare di velocità della luce, essendo la velocità = spazio : tempo ?

    1. Saverio Quacquarelli scrive:

      Antonio, in molti anni di “attività” di divulgazione, in diverse forme, ho “capito” Una Cosa. Ovvero, di “dubitare” delle persone che si definiscono ignoranti… Perché, molto spesso è un velo “timidamente” esposto, per nascondere delle “certezze” acquisite irremovibili… Quindi, di conseguenza, abbastanza legati e non proprio pronti a tuffi nel vuoto… Dico questo, non nella convinzione che tu sia uno di questi, non ti conosco, e non posso dirlo. Ma, rimane il fatto che sono oramai scettico davanti ad una modalità di intervento come quella tua. Detto questo, ciò non toglie che , mi ha fatto piacere il tuo intervento. Quello che posso dirti, e che non mi pare ci siano delle incongruenze… A me sembra tutto abbastanza chiaro e coerente. La questione della doppia Fenditura, credo che sia una delle più importanti questioni scientifiche degli ultimi anni. Questo perché: si è “capito”, quanto sia l’osservatore ad essere determinante … inoltre, si è appurato che, le particelle, si mostrano come tali, ( in modalità corpuscolare), anche nel momento che, uno sperimentatore, inizi l’osservazione a sperimentazione già iniziata, e lo stato delle stesse, muta già in quel “Prima”, (ovvero in quell’ipotetico passato), del momento dell’osservazione stessa…Insomma, non so come la vedi tu…ma a me suggerisce che “tutto” sia in uno stato di “stasi”, l’onda non è altro che un “movimento” di probabilità non ancora “tradotta” in evento. Dove è solo la Coscienza, ad avere il “potere” di dar Forma e stato (corpo) …all’Evento. E il fatto stesso che nella doppia fenditura sia possibile modificare lo stato particellare anche a esperimento già iniziato, è abbastanza evidente, che sia questo possibile proprio perché il Tempo, soprattutto a livello sub nucleare, è una pura astrazione senza nessun significato. Siamo Noi che diamo Valore e corpo al Tempo, come accade anche con La Materia. Il Fatto della Velocità della Luce che si esprime in una misura che nulla può superare, a me fa solo pensare che questo non suggerisca che il Tempo esista, ma mi porta a sospettare che la velocità finita della Luce, chiusa in un “limite”, sia solo un espediente necessario per la “proiezione” del Film Coscienziale Olografico. Inoltre, non bisogna cadere nel pensiero che il Tempo non abbia una “connotazione” percepibile, io questo non lo dico; ma dico solo che è una Illusione, se si pensa ad un fiume che passa dal passato al Futuro … Tutto è Contenuto in un Presente Eterno. Insomma, è lo scorrere del Tempo ad essere Illusorio … Ma rimane una dimensione “percepita” (necessaria) per l’illusione stessa di tutta la Rappresentazione della Forma. Antonio, sono Felice del tuo Intervento, e sono Felice per il fatto di averti fatto porre delle domande, perché, lungi da me Rispondere, ma mi è gradito suscitare domande … Nessuno può realmente rispondere. Un solo consiglio, prova a studiare la Filosofia Induista, e nello stesso “tempo” ( ha ha ha ), non prendere sotto gamba Parmenide … Un caro saluto.

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