Quando il denaro va a meta

A volte il caso gioca brutti scherzi.

Bennet Omalu, neuropatologo scoprì suo malgrado qualcosa che diede uno scossone all’America. Quell’America che ama la vita, lo sport, il football.

Alcuni giocatori si ritrovavano improvvisamente ad avere seri problemi mentali. In apparenza Alzheimer precoce, tuttavia troppo precoce secondo Bennet. Inoltre le TAC risultavano essere pulite. Troppo pulite per i seri problemi che i giocatori riportavano.

Sembravano impazziti. Dimenticavano fatti, eventi, nomi, sentivano scoppiare la testa. E alla fine finivano per procurarsi dolori fino addirittura a suicidarsi perché incapaci di controllo.

Il dottor Bennet si rese conto che questi accadimenti erano frequenti nei giocatori di football a causa, come cercò di dimostrare, dei ripetuti colpi che subivano alla testa. Colpi inferti con eccessiva forza e veemenza.

Will Smith se la cava come al solito egregiamente nel rappresentare una storia vera, dove la medicina si scontra con lo sport. Ti mette di fronte al potere del denaro che colpisce e atterra tutto. L’America non ammette perdenti. Si combatte fino in fondo e l’eroe del momento, se mite e garbato, e attento e scrupoloso come il dottor Bennet, diviene quasi un nemico, un ostacolo alla crescita del dio denaro.

Un film intenso. Bello veramente. Crudo, profondo.

In questa partita il denaro va a meta.

Assolutamente da vedere.