Perché visitare il castello di Gradara

“Galeotto fu il libro e chi lo scrisse”… Al confine tra Romagna e Marche, visibile fino dalle spiagge di Cattolica, svetta illuminato e affascinante il castello di Gadara. Questo luogo é riconosciuto come la piú accreditata ambientazione della famosa storia di Paolo e Francesca, citata anche da Dante in uno dei canti piú conosciuti e amati della sua Divina Commedia. La storia racconta che la giovane Francesca da Polenta, figlia di una delle più potenti famiglie di Ravenna nel 1200, fu data in sposa all’anziano Gianciotto Malatesta, membro della nota famiglia riminise, come segno di alleanza tra le due famiglie. Purtroppo questa unione causò l’infelicitá di Francesca e forse per questa ragione, o semplicemente perché l’amore non può essere imposto, finì per innamorarsi del giovane fratello del marito, Paolo Malatesta.

Quale fu il triste finale di questa storia é noto a tutti. Scrisse Dante nel quinto canto dell’inferno: “Amor ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del colui piacer sí forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”.Queste parole, conosciute in tutto il mondo, continuano a far sognare, seppure con un velo di tristezza, su questo amore così dolce e allo stesso tempo così infelice. Ancora oggi, tra le mura del castello di Gradara, si respira quest’aria di passione e sofferenza. La stanza dove Gianciotto avrebbe scoperto insieme i due amanti é stata ricostruita secondo la leggenda: Paolo cercò di fuggire attraverso una botola visibile sul pavimento, ma venne raggiunto dal fratello furioso, disperata Francesca cercò di salvargli la vita frapponendosi tra i due, ma spada di Gianciotto trafisse entrambi, uccidendoli.

Nonostante non vi sia la certezza della reale ambientazione della vicenda, un pomeriggio a spasso per il castello, accompagnati nella visita da una guida brava e appassionata, non deluderà le vostre aspettative.