CHI SONO I TORELLI SUDATI?
I torelli sudati sono i giocatori, allenatori, tifosi e molto altro del “Torelli Sudati Rugby Club“, squadra amatoriale patavina di rugby.
Il club è composto dai torelli sudati, squadra maschile di rugby union (rugby a 15), e torelle sudate, squadra femminile di rugby a 7.
La filosofia di base del gruppo è di far conoscere il rugby a tutti in maniera più leggera e divertente ma comunque seria, richiedendo un impegno costante ma non pressante come quello di altri club. Il bacino di utenti quindi si rivolge a ex giocatori, giocatori infortunati, universitari, appassionati che vogliono semplicemente provare e imparare le regole.
I colori sociali sono il giallo (come la birra) e il nero (come i lividi).
La squadra ha cambiato spesso campo di allenamento, ma negli ultimi anni si è stabilizzata a Padova in via Sonnino Sidney, nel campo sede di un altro club, il Padova 555. Gli allenamenti si svolgono due volte a settimana, di solito il lunedì e il mercoledì dalle 20:00 alle 22:30.
Le partite casalinghe invece si giocano agli impianti universitari del CUS Padova.
Le personalità più illustri sono il primo presidente Lorenzo Tognato, a cui si deve tutto. Non deve essere scordato il secondo e attuale presidente, Massimo Grifa, colui che ha reso il club più professionale, instancabile amante dello sport e allenatore della squadra femminile.
I capitani storici da nominare sono Edoardo Brevigliero, carismatico atleta figlio del celebre Simone Brevigliero detto “Sceriffo”, pluricampione con Petrarca e Rovigo negli anni ’70, e Alberto Falcomer, esperto trascinatore della squadra.
La storia inizia precisamente il 4 giugno 2008, quando Lorenzo Tognato, futuro primo presidente del club, scrive un annuncio sulla più popolare community dell’area di Padova.
Il testo chiedeva la disponibilità di volontari per una partitella a rugby tra “maschi ignoranti e sudati il giusto, a livello base cioè nullo, per ritrovare il sano piacere di rabaltarsi (farsi cadere a terra in lingua veneta) sull’erba sotto il sole e con l’afa”.
All’incontro si presenteranno una quindicina di persone, primo nucleo che porteranno alla formazione della vera squadra. Infatti, dopo i primi appuntamenti estivi, il gruppo decide di applicarsi più seriamente e trovarsi almeno una volta a settimana per elevare quel livello nullo (sia atletico che regolistico).
I primi periodi vedono il club impegnato in alcune partite amichevoli contro varie squadre old. Si nota la capacità di giocare sullo stesso piano, nonostante la marcata inesperienza. Tutto fa sperare in un salto di qualità visto il notevole margine di crescita dimostrato.
La nascita ufficiale del club è datata 1 febbraio 2011 come associazione dilettantistica sportiva. Questo permetterà alle torelle sudate, formatisi lo stesso anno, di poter partecipare alla coppa italia di rugby a 7.
La squadra maschile invece fonda insieme ad altre compagini il campionato amatoriale rugby in collaborazione con la UISP (Unione italiana sport per tutti). Questo torneo autogestito viene fondato per sviluppare e far conoscere il rugby e permettere di giocarlo anche a tutte quelle società che non hanno uomini o finanze a sufficienza per affrontare un campionato difficile come quello organizzato dalla FIR (Federazione Italiana Rugby).
Il giocare le partite ogni 2/3 settimane, il permettere la mischia no contest alle squadre che lo richiedono, i minimi sforzi economici per iscriversi al campionato e l’autogestione, hanno attirato sempre più squadre. Si è iniziato con 8 club, fino ad arrivare a ben oltre 20 nell’attuale quinta edizione, con squadre provenienti da tutto il nord Italia.
I risultati sportivi non sono tardati ad arrivare. I torelli sudati, insieme agli Arieti di Este, hanno infatti vinto il primo campionato amatoriale. Nelle successive edizioni si son sempre piazzati nelle prime posizioni.
Non sono mancate nemmeno le soddisfazioni con squadre di serie C, ben figurando, facendole faticare, e a volte anche vincendo con merito.
Ora i torelli sudati sono una realtà stabile e ben conosciuta a livello cittadino. Inoltre la loro storia può essere apprezzata anche nel libro “Rugbyland” scritto da Andrea Ragona, presidente di Legambiente Padova e giocatore effettivo.