PERCHÉ SI USA IL TERMINE CIAK
Ciak è un onomatopea utilizzata per definire uno degli strumenti più utilizzati nelle produzioni cinematografiche, la clapperboard. Questo strumento è formato da una lavagna o tavoletta, su cui sono riportati i dati della scena che si sta riprendendo, e da un’asticella mobile, detta clachette, che battendo contro la tavoletta produce il rumore caratteristico, il ciak.
L’asticella viene battuta dal ciacchista, un macchinista che pone il ciak di fronte all’inquadratura pochi istanti prima dell’inizio della ripresa.
L’inizio dell’azione ha sempre il seguente ordine:
- il ciacchista si posiziona con il ciak aperto tra l’obiettivo e la scena da riprendere;
- il regista dice ad alta voce “Motore“;
- il fonico risponde dopo pochi istanti “Partito“;
- l’assistente operatore avvia la macchina da presa e grida “Ciak” mentre il ciacchista legge a voce alta le informazioni scritte sulla lavagnetta;
- il ciacchista, dopo aver letto, fa battere con forza l’asticella per produrre il tipico suono;
- solo allora il regista può far partire la scena con la celebre parola “Azione“.
Alla fine della ripresa della scena il regista da lo stop alle riprese. Lo stop può essere chiamato in qualsiasi momento anche da un componetene della troupe che riscontra problemi tecnici. I dati scritti sul ciak servono al montatore per identificare con esattezza il girato. Per questo il termine ciak è usato in gergo cinematografico come sinonimo di ripresa. Inoltre, il rumore prodotto servirà a identificare il punto esatto in cui far partire la colonna sonora.