COME APRIRE UN TATTO SHOP, COME APRIRE UNO STUDIO DI TATUAGGI
Uno dei principali ostacoli da superare quando ci avviciniamo all’idea di aprire uno studio tatoo è quello di capire bene le norme di legge che regolano i requisiti obbligatori necessari per poter aprire questo tipo di attività e quali caratteristiche specifiche deve avere il locale destinato alla creazione di tatuaggi per essere idoneo e funzionale a tutti gli effetti.
Requisiti necessari
Essenziale la frequenza al corso di formazione professionale, obbligatorio dal 1998. Il corso è organizzato dalle regioni e prevede una formazione di 90 ore in cui gli aspiranti tatuatori verranno formati su nozioni base in materia di igiene, infettivologia, tecnica professionale e dermatologia. Il prezzo del corso si aggira intorno ai 1.800 €, per informazioni ci si può rivolgere all’ente di riferimento Atir, citando la normativa ‘circolare Ministeriale 05/02/1998 n.2.9/156′.
Le caratteristiche del locale
Vediamo le caratteristiche che il locale deve avere per essere a norma di legge.
- Ingresso: necessariamente deve essere separato dalla zona in cui si andrà ad operare, situato nella zona di transito in modo che si possa avere accesso alle altre zone.
- Sala di attesa: è la zona in cui si aspetta il proprio turno, obbligatoria secondo legge, può coincidere con l’ingresso ma non con le altre zone.
- Bagno: necessariamente deve essere con antibagno, dotato di acqua calda e fredda non ché di servizi sanitari igienici. Per legge deve essere accessibile sia dai clienti che sono in sala di attesa in modo che non passino nella zona riservata all’operazione, sia dai clienti che sono sottoposti alla seduta.
- Zona di operazione: ovviamente è quella con i maggiori obblighi. La superficie minima consentita è di 9 mq, deve essere sufficientemente illuminata. Il pavimento e le pareti saranno idrorepellenti e trattabili con disinfettanti, prive di battiscopa o fughe e alta fino a 2 m. Vietati i box aperti e quindi le pareti saranno necessariamente a tetto. Le pareti dovranno essere realizzate con maioliche o trattare con idonea pittura per uso laboratorio di analisi. La zona dovrà disporre di una fonte di ricambio d’aria adeguata, come ad esempio una finestra che dovrà essere, di legge, superiore ad 1/8 della superficie della zona 1, l’ingresso. Nel caso in cui non ci fossero finestre ci si dovrà attrezzare con un impianto, adeguato e certificato, di circolazione d’aria.
La zona dovrà essere divisa in 3 sotto aree distinte:
- area dello sporco e cioè dove andranno conservati i cosiddetti materiali infettivi o contaminati adeguatamente riposti in contenitori e poi smaltiti con apposita ditta, e dove andranno effettuate operazioni di pulizia e smontaggio dell’attrezzatura.
- area del pulito (5) e cioè dove andranno conservati tutti i materiali puliti insieme all’attrezzatura in un armadio chiuso.
- area di esecuzione e cioè dove verrà effettuato il tatuaggio, attrezziamo quest area con apposito lettino, sgabello, carrello rigorosamente di acciaio per l’attrezzatura, lavabo con acqua calda e fredda comandato con pedaliera o leva chirurgica e con tutto ciò che può esserci utile per la realizzazione del tatuaggio.
6. Spogliatoio del personale: se non abbiamo abbastanza spazio possiamo sostituirlo con armadio chiuso da posizionare nell’antibagno.
Tutti i locali sopra descritti dovranno necessariamente essere climatizzati.
Una volta attrezzato il locale saremo pronti a seguire l’iter burocratico obbligatorio previsto per questo tipo di attività.
Pratiche burocratiche necessarie
- apriamo una partita iva affidandoci ad un commercialista o se vogliamo risparmiare possiamo provare a seguire questo articolo;
- compiliamo la Comunicazione Unica;
- denunciamo l’avvio dell’attività presso il comune in cui intendiamo operare.
L’ ultimo passo da compiere, ma non per questo meno importante, è quello di richiedere la certificazione di idoneità sanitaria presso l’Asl di zona. In genere i documenti richiesti per questo tipo di attività sono i seguenti:
- Certificazione degli impianti (elettrici, idraulici, di condizionamento, di estrazione/immissione aria, ecc.);
- Planimetria dei locali;
- Schede di sicurezza di tutti i materiali impiegati (inchiostri, aghi, saponi, disinfettanti, ecc.);
- Certificato di agibilità/abitabilità dell’immobile;
- Certificati di omologazione di tutta l’attrezzatura (macchinette, lampade, sterilizzatori, ecc.);
- Certificato di impatto acustico;
- Certificato di allaccio in fogna;
- Contratto di smaltimento di rifiuti sanitari pericolosi;
- Progetto redatto da un geometra/architetto;
- Relazione sui processi e materiali, nonché procedure relativa alla pratica del tatuaggio e piercing.