STREET FOOD
Con il termine street food o cibo di strada che dir si voglia, ci si riferisce ad un fenomeno in forte e continua crescita.
Esso comprende tutti quei cibi e tutte quelle bevande pronte per un consumo immediato e veloce, sia in piedi che seduti o mentre si passeggia.
Paradossalmente tracce di street food le possiamo trovare sin dai tempi dei Greci e dei Romani, dove era facile e frequente imbattersi in banchetti che vendevano del pesce fritto, zuppe di farro o altri legumi, e molte altre pietanze succulente.
Allo stesso modo in Egitto vi era l’usanza di vendere per strada riso con carne di agnello.
In buona sostanza tutte le persone povere dei tempi antichi consumavano quasi esclusivamente cibo di strada, non avendo case dotate di cucine.
Ai giorni nostri circa 3 miliardi di persone quotidianamente mangiano cibo di strada per una serie di motivi tra cui spiccano il basso costo, la tipicità e la rapidità.
Ma non meno importanti sono il desiderio di scoprire sapori etnici differenti dalla propria cucina, e la nostalgia dei sapori che sanno di casa, magari dell’infanzia, quelli di una volta, quelli che si sentivano a casa delle proprie nonne.
In passato si era soliti etichettare il cibo di strada come un alimento calorico, poco salutare e dal valore culturale e nutritivo decadente.
Di recente questa sorta di pregiudizio è venuto meno, complice forse anche la crisi economica, e così lo street food pian piano ha preso piede, nel nostro paese e non solo, in svariati contesti culturali come festival dedicati o classiche sagre, divenendo il veicolo di rivalorizzazione di cibi e alimenti forse finiti troppo presto nel dimenticatoio.
E non è certamente un caso se la sua diffusione è oggi sostenuta e valorizzata da associazioni del calibro di Gambero Rosso o Slow Food, e se anche grandi chef stellati si cimentano con piatti tipici di street food.
Questa nuova visione gourmet, dal canto suo, farà salire la qualità dello street food, che riuscirà a sposare alla perfezione la filosofia del biologico ed del Km zero, nel rispetto della stagionalità, dei colori e dei profumi degli ingredienti delle nostre terre.
In conclusione possiamo affermare che lo street food non è solo mangiare, è molto di più, poesia, sapori ed emozioni, ma non dimentichiamoci mai che non c’è innovazione senza tradizione, e che senza passato non c’è futuro.