SOCIAL NETWORK SI? SOCIAL NETWORK NO?
Quanto è cambiata la comunicazione negli anni? Chi, oggi, ha 40 50 anni aveva un modo diverso di comunicare in confronto ai giovani di oggi.
L’uomo non può fare a meno di comunicare; anche se non parla comunica attraverso i gesti e il proprio corpo, utilizzando la comunicazione non verbale. La comunicazione è fondamentale, permette la socialità e in un certo senso la vita. Comunicare significa: parlare, essere in contatto, far saper il mostro modo di pensare, trasmettere. La comunicazione sicuramente è influenzata dal tempo e dallo spazio.
La società di oggi ha per tutti un ritmo frenetico e spesso preferiamo una comunicazione veloce ad una più tranquilla e forse più efficace. Mi spiego; un sms o un messaggio whatsapp ci comunicano effettivamente qualcosa ma non tutto quello che potremmo recepire da una semplice telefonata o da una “comunicazione in presenza”. Da una telefonata oltre al messaggio siamo in grado di percepire gli stati d’animo della persona che sta comunicando con noi attraverso il tono della voce. Sicuramente la “comunicazione in presenza” è quella più efficace in quanto ci permette di recepire il messaggio, in più ci permette di osservare la persona e ciò che ha da comunicare attraverso il “non verbale”; avremmo così un quadro più completo del messaggio e della persona che lo sta trasmettendo.
Oggi l’uomo comunica principalmente attraverso internet e utilizzando anche telefonini sempre più potenti e tecnologici. L’utilizzo dei Social Network ha cambiato il modo in cui s’intende la comunicazione. Fondamentale è diventata l’immediatezza che consiste nel comunicare un “fatto” nel momento stesso in cui avviene ed ha sicuramente contribuito all’esplosione di popolarità dei Social. Ogni giorno ci sono milioni di tweet su Twitter, milioni di messaggi scambiati tra le persone su Facebook e moltissime foto vengono caricate su Instagram. Questo è il mondo dei Social e non si può far finta che non esista! Attraverso i Social la comunicazione si è fatta sicuramente più facile; tutti sono in grado di capire un’immagine ad una velocità sicuramente superiore in confronto alla parola: l’immagine e ciò che ha da comunicare è più immediata della parola proprio perché più facilmente e più velocemente comprensibile da tutti. A questo punto è facile comprendere perché oggi sia più importante l’apparire dell’essere. Ma quanto è importante apparire e come?
L’apparire dovrebbe essere lo specchio della nostra anima e della nostra personalità, ma purtroppo spesso, oggi, non è così. Se l’apparenza non corrisponde alla propria personalità diventa un bluff solo per attirare l’attenzione degli altri. In questo caso l’apparenza è spesso un mezzo per nascondere, dietro una superficiale immagine, debolezze o insicurezze del proprio essere. Tutti vogliono apparire e corrono per farlo inventandosi ruoli completamente inadatti e insostenibili nel tempo. In questo modo possono addirittura arrivare a crearsi problemi di personalità da non sottovalutare. Immaginarsi in un modo che non appartiene al nostro essere ci porta ad apparire assolutamente diversi da quello che in realtà siamo e a forza di interpretare un ruolo arriviamo a non capire più chi siamo. Apparire è giusto e corretto solo se è l’esaltazione del nostro essere e della nostra personalità.
Dopo quanto detto e consapevoli del fatto che l’adolescenza sia un periodo di crisi e di crescita si può ben capire quanto pericolo ci possa essere in giro oggi per i nostri figli. Credo che il dialogo ed una sana educazione sia a livello familiare che scolastico possa servire agli adolescenti di oggi per capire come difendersi e come esaltare solo il proprio essere e la propria personalità.