SIGNIFICATO DI PANTA REI.
Nel frammento 91 DK del trattato “Sulla natura” Eraclito scrisse:
« Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va. »
Per il filosofo greco tutto è in continuo divenire (dal latino devĕnire, composto dalla preposizione “de” che indica moto dall’alto e “venire” che rappresenta propriamente l’azione di “venir giù”): niente è immutabile o statico, ma ogni cosa è in perenne mutamento nello spazio e nel tempo.
Scrisse ancora:
«A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuove.»
«Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo.»
L’acqua del fiume che tocca il piede non è la stessa acqua che bagna il tallone poiché tutto è in costante trasformazione: l’acqua scorre e l’uomo è in continua evoluzione.
Per tale motivo, secondo Eraclito, l’elemento primigenio è il fuoco e non l’acqua come sosteneva Talete: nel fuoco si riconosce il movimento, la vita e la distruzione.
Tutto muta, tutto scorre: Panta rei.