SIGNIFICATO DI OSSIMORO: COSA VUOL DIRE OSSIMORO
Il termine ‘ossimoro‘ deriva dall’unione delle parole ottuso e acuto in lingua greca.
L’ossimoro è sostanzialmente un procedimento retorico utilizzato per unire due termini contraddittori e, quindi in antitesi tra loro.
L’utilizzo di un ossimoro in una conversazione causa uno strano effetto di espressione, avendo come risultato la certa attenzione del lettore. Tuttavia un ossimoro viene utilizzato anche la dove si vuol provare a dare una descrizione di un qualcosa che altrimenti non potrebbe essere spiegata, magari perché una qualche parola ancora non è stata creata, o quando si ha la necessità di spiegare concetti particolari, profondi e contraddittori come spesso accade in poesia.
L’ossimoro viene utilizzato tendenzialmente in poesia e in narrativa.
Questa figura retorica, che prevede l’utilizzo di due termini tra loro incompatibili, crea vita all’interno di un testo con un contrasto originale che spesso assume un significato umoristico.
Per avere un’idea più chiara proviamo a dare qualche esempio:
- ghiaccio bollente
- ondata di siccità
- attimo eterno
- convergenze parallele
- equilibrio instabile
- vigile distratto
- stabile pericolante
- somme sottratte
Ossimori in letteratura:
- “Cessate d’uccidere i morti…” (G. Ungaretti Non gridate più v. 1)
- “…gli alberi si gonfiano d’acqua, bruciano di neve…” (S. Quasimodo Lettera alla madre v.3)
- “…E ’l naufragar m’è dolce in questo mare.” (G. Leopardi L’infinito v.15)
L’ossimoro più comico:
- cercasi apprendista con esperienza
L’ossimoro più famoso della storia:
- The Sound of silence (Simon & Garfunkel marzo 1984)