SIGNIFICATO DEL TERMINE FREEGANISMO: COSA VUOL DIRE FREEGANISMO
Il ‘freeganismo‘ è una sorta di filosofia nata negli anni ’90 negli Stati Uniti in risposta al consumismo e come lotta contro lo spreco alimentare.
Con il termine ‘freegan’ si definisce un gruppo di persone che non solo si alimentano con gli scarti della grande distribuzione ma scelgono di seguire uno stile di vita concentrato alla minimizzazione dello spreco. Queste persone si adoperano nel procurarsi il cibo di cui necessitano per sostenersi senza l’utilizzo dello scambio monetario quindi con il baratto, con l’auto produzione ove possibile, oppure attuando lo scambio di lavoro cioè mettendo a disposizione le proprie conoscenze e competenze, in cambio di cibo.
Lo spreco alimentare è un grande problema in tutto il mondo industrializzato, con impatto a livello ambientale ed etico davvero devastanti, uno dei punti cruciali che andrebbe oggi affrontato.
Le motivazioni che spingono queste persone nella scelta di adottare il freeganismo come stile di vita sono diverse, di certo il fattore economico gioca un ruolo importante ma c’è anche chi, pur avendo una buona situazione economica, si rende conto dell’esistenza di questa enorme quantità di cibo e ritiene che non debba andare sprecata. Precisiamo che per scarti non si intendono alimenti avariati o marciti, parliamo di prodotti che vengono ritirati dagli scaffali della grande distribuzione e buttati, non più vendibili ma ancora consumabili. I freegans recuperano solo cibo che si trova in confezioni intatte o che comunque è certamente commestibile. A volte recuperano anche oggetti come piccoli mobili, accessori per la casa ecc.
In alcuni posti o anzi nella maggior parte dei paesi sviluppati, queste pratiche sono spesso concepite come un tabù, comportamenti socialmente inaccettabili. Talvolta i freegans sono oggetto di vessazioni da parte delle forze dell’ordine. A Madrid ad esempio, sono state stabilite delle ammende per chi è dedito a questa pratica.
In Italia il freeganismo è affiancato da associazioni come il Movimento per la decrescita felice, il Banco alimentare e il Last Minute Market che si occupano del recupero delle eccedenze di produzione.
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