IL FENOMENO DEL SECONDARY TICKET
Ormai è passato un mese ma se ci ripenso mi viene ancora il mal di pancia..
Concerto dei COLDPLAY allo stadio San Siro di Milano, un evento spettacolare per chi conosce le performances dal vivo di questo gruppo..
Oltretutto personalmente non avevo tutto questo interesse perchè li ho già visti 2 volte dal vivo nel periodo migliore (quello rock), ma mia moglie voleva assolutamente andare, quindi mi sono messo subito alla ricerca dei biglietti.
Prevendita fissata su ticketone.it un venerdi ad inizio novembre ore 9; ho già molte esperienze in queste vendite on-line programmate e quindi conosco bene come poter essere sicuro di farcela, mi collego mezz’ora prima e rimango in attesa del mio turno.. Nello stadio di San Siro ci entrano almeno 50.000 persone, quindi con pazienza avrò il mio turno per comprare 2 biglietti..
Colpo di fortuna, i possessori di carta di credito American Express hanno diritto ad una prevendita già da mercoledi mattina ore 11! Mi collego il mercoledi ore 13 (ho una american express) ed iniziano le cose strane.. la pagina dei biglietti dice di avere disponibilità ma entrando per fare l’acquisto non ci sono settori disponibili. Sono passate 2 ore e forse i pochi biglietti dedicati a questa prevendita sono finiti.. che peccato! Proverò tutto il pomeriggio a comprare qualcosa ma niente da fare.. la pagina iniziale dice biglietti disponibili e poi non si riesce a fare l’acquisto perchè i vari settori non hanno biglietti.
Niente è perduto, proverò la prevendita aperta a tutti il venerdi mattina. Intanto osservo che ci sono i famosi siti di “secondary ticket” che li vendono già a prezzi gonfiati anche fino a 10 volte tanto.
Ma cosa sono questi siti? Di cosa si parla quando si dice “secondary ticket”? Da qualche anno sono stati sviluppati dei siti di compra-vendita biglietti che in modo ufficiale e trasparente pubblicano offerte di biglietti di persone che hanno comprato il ticket ma che non possono andare, così che chi è interessato può acquistarli. Il sito garantisce la compra vendita facendo rimanere anonimi fino all’acquisto gli utenti e il rimborso viene effettuato solo dopo che il concerto è finito e chi ha comprato ha effettivamente goduto dello spettacolo.
Fin qui niente di male perchè l’idea può essere quella giusta sopratutto negli eventi di grande richiamo dove i biglietti finiscono e quindi l’unica possibilità può essere quella di trovare un biglietto da chi non può andare e lo rivende.
Ovviamente c’è sempre il canale dei bagarini, ovvero quelle persone che comprano uno stock di tagliandi per rivenderli a prezzo più alto il giorno stesso nel luogo dell’evento.
Ho sempre odiato questa pratica e chi la pratica; dalle case discografiche agli artisti che fanno musica, questo tipo di business non fa che impoverire il sistema ed arricchire persone che niente hanno a che fare con l’evento.
Ho parlato di bagarinaggio perchè il “secondary ticket” in poco tempo è diventato un bagarinaggio legalizzato: queste persone comprano decine di biglietti su ticketone e poi li rivendono su questi siti a prezzi altissimi, quindi senza neanche andare su luogo dell’evento hanno già piazzato i biglietti con ampi margini.
Ebbene, dato che ticketone è un sistema informatico che dovrebbe tutelare la vendita e impedire il bagarinaggio 2.0 mettendo un limite al numero di biglietti per persona, mi sono trovato quel venerdi mattina davanti ad un fenomeno sconcertante: in pochi minuti sono stati polverizzati tutti i biglietti del concerto senza che nè io nè tanti miei amici avessimo la possibilità di entrare nella pagina per acquistarli, ma sempre rimanendo in una sorta di sala d’attesa virtuale; oltretutto dopo neanche 10 minuti i siti di “secondary ticket” vendevano già migliaia di questi biglietti a prezzi gonfiatissimi.
Tutto questo è stato amplificato circa un’ora dopo: senza nessun preavviso l’organizzatore ha deciso di mettere un’altro concerto nello stesso luogo la sera successiva! Qui mi sono detto fortunato perchè era impossibile non riuscire a prenderne neanche uno per il nuovo concerto che non aveva avuto prevendita e che aveva la stessa platea di 50.000 persone! Ci ho provato per ore ma sempre lo stesso risultato, sala d’attesa e pagina web che si sconnetteva..
Non è possibile! Tutti i fan si sono rivoltati arrabbiati sui social network portando alla luce questo terribile fenomeno: i biglietti erano come spariti.. Avendo mosso l’opinione pubblica si sono subito attivate sia l’associazione dei consumatori e garante per le manifestazioni pubbliche da un lato, che i giornalisti d’assalto (vedi Le Iene) da un altro. Come è possibile che siano stati venduti tutti questi biglietti in così poco tempo e siano apparsi subito dopo nei siti secondari a prezzi fino a 10 volte tanto?
Ci sono 2 fenomeni sotto questa vicenda, entrambi da combattere attentamente e dove già si sono mossi anche gli organi ufficiali (esiste un decreto legge che punisce con multe salatissime chi è colto in fallo durante una rivendita gonfiata, fino all’oscuramento del sito):
1) I ticket-boot: questi sono dei software venduti in rete a poco meno di 1000 euro che permettono di aggirare i controlli sull’indirizzo IP durante un acquisto on-line ed in pochi secondi garantisce in automatico un acquisto scavalcando i controlli di sicurezza; questo permette a poche persone di comprare decine di migliaia di biglietti in pochi minuti nel totale anonimato. Capita la prima causa della sparizione dei biglietti.
2) Gli accordi nascosti: è venuto fuori che alcuni organizzatori di eventi (vedi Live Nation) si accorda con i siti di “secondary ticket” affinchè una % dei loro margini finisca all’organizzatore stesso.. allucinante!!! Questo significa che una grossa fetta dei biglietti non arriva neanche a ticketone, ma va direttamente sui siti secondari perchè fanno parte del rientro all’investimento dell’evento stesso.
Purtroppo le contromosse non sono facili, perchè questi organizzatori sono molto grandi e potenti e non sempre si riesce a trovarli in fallo con prove vere, però se già noi nel nostro piccolo cominciassimo a boicottare i siti secondari e non comprare niente se non viene dal sito ufficiale di vendita, potremmo vincere contro questo sistema corrotto..
Oggi qualche passo in avanti si è fatto, tutti sono attenti a questo fenomeno, compresi gli artisti, però non facciamo finta di niente, facciamo passa parola e cerchiamo di far capire a più persone possibili che i concerti sono fatti per tutti e tutti devono avere la possibilità di partecipare!