RUOLO DEL GENITORE NELLO SVEZZAMENTO
Dopo aver parlato dello svezzamento, parliamo ora del ruolo del genitore nello svezzamento.
La prima cosa da capire è che dobbiamo aiutare il bimbo a mangiare e non che dobbiamo nutrirlo.
Quando il bimbo mangia stando seduto, sicuramente vorrà partecipare sia con le mani che con la bocca.
Non dobbiamo rimproverarlo o trattenerlo, lasciate pure che si sbrodoli, che metta le dita nella pappa, e che cerchi di capire l’uso del cucchiaio. Certo combinerà pasticci a catena, ma è un momento importante di apprendimento per lui.
Ricordiamoci che il bimbo non ha motivo di pensare che la sua prima pappa sarà gradevole per lui.
Dovremo aiutarlo a scoprire che i sapori sono piacevoli e che deve imparare a spingere indietro il cibo con la lingua, per poterlo inghiottire.
Solo allora scoprirà che così facendo può calmare la fame.
Non bisogna forzarlo, ma bisogna che succhi da solo il cucchiaio; se piange o se chiude la bocca allora sarà bene non insistere.
Se vive questa esperienza vivendo attivamente, senza che il cibo gli venga solo infilato in bocca, scoprirà il piacere di questo gioco che è il mangiare e col tempo smetterà di crearvi problemi con capricci e rifiuti ostinati.
Le manine e il viso si lavano facilmente e il bavaglino protegge i suoi vestiti; lasciate dunque che si diverta mettendo le mani nel piatto e si diverta.
Ai bambini piccoli piace molto mangiare qualcosa che si possa tenere in mano: esauditeli
Farà bene alle sue mascelle ed è l’ideale nel caso la sua pappa non fosse ancora pronta.
Ancora qualche piccolo suggerimento: una carota o una fettina di mela, o un pezzettino di osso purchè cotto e liscio gli sembreranno un bel giocattolo che però in più sarà saporito.
Con l’esperienza imparerà che anche un crostino di pane è cibo. Lo terrà occupato, lo calmerà quando sarà affamato.
Quando sarà più grande, gli si potrà dare pezzetti di cibo invece della pappa. Se per caso gli vanno di traverso basterà battergli leggermente sulla schiena