ROSSANO E CORIGLIANO (NUOVA CLORISSANO)
CLORISSANO (CS) oppure CORIGLIANO-ROSSANO
Unificare le due città è, a mio parere, un dovere civico per due motivi:
- perché contigue;
- perché sorte con la stessa LEGGE dei fratelli TIBERIO e CAIO GRACCO, rispettivamente del 133 e del 123 a.C. Per queste riforme agrarie i due fratelli furono uccisi dai latifondisti di quel tempo. Infatti, finita la Via Appia e poi la Popilia, le riforme fecero acquistare, a possidenti cittadini, e, a Corporazioni di ceramisti (1), vastissimi territori, sei anni prima nel Veneto, e, sei anni dopo in PUGLIA e in CALABRIA. Di questi acquisti ne parla Cicerone in “LA DIFESA DI SESTO ROSCIO AMERINO” in 53 udienze. (cfr. Loescher Editore – Torino – 1997). Il tutto lo troverete spiegato, nei minimi particolari, nella mia prossima pubblicazione dal titolo “I DINTORNI DI SIBARI” – a cura dell’Editore, Prof. Dott. Ferrari Settimio di Rossano
(1) lavoratori dell’argilla, di colore verde oliva, composta da alluminio, magnesio e ferro, detta CLORITE, onde la denominazione di CLORI agli abitanti dell’attuale Corigliano (dal latino CLORI AGRUM).
In fede e in attesa di un gentile riscontro da parte di chi mi legge, porgo a Voi tutti un deferente
ossequio.
vostro dev.mo Vincenzo ASTORINO
Rossano Scalo (CS), 19.02.2016