COME RICHIEDERE LA RIDUZIONE DELLA BOLLETTA DEL GAS
Riguardo il 2015, in aggiunta al bonus della luce, sarà disponibile anche il bonus gas, un’agevolazione sulla spesa sostenuta dai clienti di abitazioni private per la fornitura di gas naturale. Il bonus vale esclusivamente per il gas metano distribuito a rete (e non per il gas in bombola o per il GPL) e per i consumi nell’abitazione di residenza. È quindi uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia con la collaborazione dei Comuni, per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica. Il bonus elettrico è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita. Adesso vediamo insieme come richiedere la riduzione della bolletta del gas.
Per rendere più semplice l’operazione, rivolgetevi ad uno dei tanti CAF che sono ubicati nella vostro comune di appartenenza. Per evitare di tornare una seconda volta, portate con voi le fotocopie del documento di identità e del codice fiscale. Ricordate inoltre che vi sarà richiesta la busta paga che attesta che il vostro reddito annuo non supera una determinata cifra, quindi fate anche una fotocopia di questo documento.
Inoltre, procuratevi l’ultima bolletta del gas già pagata dove l’impiegato ricaverà il codice del vostro numero cliente da spedire in via telematica alla società che vi fornisce del servizio. In genere è l’impiegato del CAF che si occupa di questo; voi occupatevi soltanto di consegnare nelle sue mani la documentazione necessaria. In seguito vi sarà consegnato un modello chiamato modello ISEE, che sarebbe l’identificatore della vostra situazione economica. Solo con questo documento potete usufruire del beneficio della riduzione del servizio.
Nel caso in cui voi foste rimasti senza lavoro, la procedura non cambia. Invece della busta paga, dovrete presentare all’impiegato del CAF un documento che accerti la vostra inattività lavorativa.
Tale documento vi verrà rilasciato su richiesta, presso i centri per l’impiego ovvero l’ex collocamento dove vi sarete preventivamente iscritti. L’impiegato vi farà firmare un modulo con tutte le generalità e con la dicitura che siete momentaneamente inattivi sul piano lavorativo e che quindi potete usufruire di tutti quei benefici che la legge prevede. Già dal trimestre successivo alla domanda potrete godere della riduzione della cifra da pagare.
Spero che con questa piccola guida, in questi tempi di crisi, si possa ottenere un beneficio che di certo non fa mai male.