RICONOSCERE I DERIVATI ANIMALI LEGGENDO LA LISTA INGREDIENTI
Le liste ingredienti dei prodotti che acquistiamo sono delle vere e proprie sciarade. E non parlo solo dei prodotti alimentari, ma anche di detersivi, cosmetici e di tutto quello che ci capita tra le mani.
Nascosti tra gli ingredienti più naturali, oltre ai classici additivi nocivi per la nostra salute come parabeni, benzoati, coloranti e conservanti artificiali, ci sono anche quelli di derivazione animale.
Io non sono ne vegana ne vegetariana ma, conoscere e soprattutto riconoscere i derivati animali nelle etichette, è importante per chiunque. Ci sono motivi etici, di religione e di salute. Anche gli onnivori dovrebbero fare attenzione ed essere consapevoli dei prodotti che utilizzano. Ossa, carne, pelle, organi interni, pelo, sangue, grasso, secrezioni, finiscono dove non ve lo aspettate!
- Zucchero: Quando lo zucchero viene raffinato, viene utilizzata nei filtri cenere purificata di ossa di animali.
- Birra: Molte birre contengono gelatine animali (isinglass) che servono per rendere più limpida la birra e sono ricavate dalle vesciche natatorie e altri scarti dei pesci.
- Yogurt: A parte il latte che per i vegani è out, è utile sapere che a volte viene utilizzato come addensante una gelatina ricavata da ossa di bovino e pelle di maiale. Questo vale soprattutto per gli yogurt di tipo light.
- Margarina: Spesso nasconde sego (grasso di tessuto membranoso presente nei bovini) o oli di pesce.
- Gomme da masticare: Possono contenere lanolina (vello di pecora), glicerina, glicerolo e acido stearico (grassi animali con cui si creano le candele)
- Caramelle: quelle rosse sono colorate con la cocciniglia, un colorante di derivazione animale indicato con la sigla E120. Le caramelle dure a volte contengono stearico che deriva dal sego animale, o stearato di calcio derivato del precedente. Le caramelle gommose e tutte quelle alla menta contengono gelatine di derivazione animale.
- Torrone: Può contenere gelatine di origine animale.
- Patatine: Prima di essere imbustate vengono sovente bagnate con il sego per avere una conservazione più lunga.
- Pane: Lo strutto è molto utilizzato nella panificazione industriale, spesso lo usano anche i panettieri. Farine e lieviti quasi sempre nascondono proteine del latte.
- Formaggi alla soia “senza lattosio”: Possono contenere caseina (ricavato dal riscaldamento del latte insieme ad acido lattico).
- Bibite e succhi di frutta: potrebbero contenere il colorante E120 (cocciniglia) oppure latte in polvere.
Gli elementi da ricercare nelle etichette sono davvero tanti, il mio consiglio è quello di verificare le sigle e i nomi degli ingredienti che non conoscete in una delle liste della The Vegan Society facilmente reperibili in rete. Eccovi però una lista delle sigle più comuni:
- E120/E124 – Cocciniglia, colorante estratto dal Coccus Cact, un insetto. Oltre che negli alimenti lo troviamo in cosmetici, colori a olio e acquarelli. Può portare gravi allergie.
- E161g – Cantaxantina
- E234 – Nisina, proteina ottenuta dal batterio Lactococcus Lactis
- E270 – Acido lattico, conservante e a volte proviene dalla fermentazione di lattosio o siero.
- E322 – Lecitine
- E325 – Lattato di sodio
- E326 – Lattato di potassio
- E422/E1518 – Glicerina/glicerile/glicerolo
- E441 – Gelatina animale, colla di pesce.
- E470/E472 – Acidi grassi
- E474 – Saccarogliceridi
- E475 – Esteri poliglicerici degli acidi grassi
- E542 – Fosfato d’ossa
- E570/E572 – Acido stearico e derivati
- E630 – Acido inosinico
- E631 – Inosinato di sodio
- E633 – Inosinato di calcio
- E640 – Glicina e sale sodico della glicina
- E901 – Cera d’api bianca e gialla
- E904 – Gommalacca
- E910 – L-Cisteina
- E913 – Lanolina
- E920 – Cloridrato di L-cisteina
- E921 – L-cisteina monoidrato
- E966 – Lattiolo
- E1105 – Lisozima, conservante ottenuto dalle uova
Ricordate sempre che sulle etichette gli ingredienti sono indicati in ordine di quantità, se una tavoletta di cioccolato non ha come ingrediente principale il cacao, forse è il caso di cambiare marca.
Preferite le indicazioni esplicite (aroma naturale di limone, olio di semi di mais…) e diffidate di sigle e nomi generici (aromi, olio di semi…).
Se il prodotto contiene ingredienti “intrusi” (zuccheri o derivati del latte nei salumi) di sicuro la qualità dello stesso sarà bassa, perché ne viene modificata la naturalezza.
Cercate sulle confezioni i seguenti simboli:
La certificazione ICEA: garantisce prodotti ottenuti senza l’impiego di sostanze dannose per la salute e ogm.
La certificazione ICEA LAV garantisce prodotti non testati sugli animali.
La certificazione ECO-CERT indica prodotti naturali o di origine naturale al 95%, senza sostanze di derivazione animale, ma solo di produzione animale come latte e miele.