RICETTA PER PREPARARE DEL BURRO AROMATIZZATO ALLA MARIJUANA

I fitocannabinoidi possono esser ingeriti, sono liposolubili, cioè si sciolgono legandosi con i grassi ad esempio con il latte facendo un milkshake, NON sono invece idrosolubili,quindi è alquanto inutile fare tisane e decotti a base di acqua.

Le informazioni disponibili su questo testo non intendono in alcun modo istigare od indurre a comportamenti VIETATI DALLA LEGGE. L’approvvigionamento di cannabis, o suoi derivati, deve avvenire con le modalità prescritte ai sensi del DPR 309/90 e successive modificazioni.

MOLTO IMPORTANTE
I cannabinoidi (THC,CBD, etc.) non sono idrosolubili (cioè non si sciolgono in acqua, le tisane e i decotti non hanno alcuna utilità nell’estrazione dei principi attivi), ma lo sono nei grassi, ( Olio, burro, grassi animali e vegetali) e in alcol, etere, cloroformio, solventi derivati dal petrolio ( Esano, benzene, etere di petrolio, diclorometano, toluene, ecc… ). Questi ultimi hanno il vantaggio di essere molto più selettivi, perché negli alcoli oltre ai cannabinoidi si disciolgono anche la clorofilla** e numerose altre sostanze.

Purtroppo questi solventi sono estremamente tossici per l’organismo umano così come lo sono in genere tutti i tipi di alcol. Benché vengano fatti evaporare, i solventi lasciano sempre qualche residuo, l’unico con un grado di tossicità basso o trascurabile è l’alcol etilico.

Come effettuare l’estrazione con burro alimentare.
L’estrazione del THC dalla marijuana può essere effettuata in casa con semplici strumenti che tutti sicuramente hanno a disposizione.

Occorrente:

  • Trita erba o forbici
  • 2 Pentole per il bagnomaria
  • Burro (di ottima qualità)
  • Acqua (non del rubinetto)
  • Mestolo o cucchiaio
  • Recipiente in plastica
  • Telo a maglia fine per filtrare (va bene quello che avvolge i confetti, una calza da donna o similare)
  • Fornello e frigorifero

Quanta Marijuana utilizzare? E in quanto burro?
Il quantitativo di marijuana e di burro da utilizzare nel procedimento di estrazione dipende da diversi fattori. Primo fra tutti il contenuto di THC presente nell’erba, poi viene la tolleranza indotta da un uso cronico. In generale si consiglia di utilizzare da 0,5 gr a 1 gr di marijuana per porzione, e di utilizzare circa 5 gr di burro per porzione. Quindi per 10 porzioni di burro serviranno 5-10 grammi di erba e 50 gr di burro.

Definite le dosi si, procede triturando la marijuana il più finemente possibile. Nella pentola del bagnomaria aggiungere il burro e l’acqua (il doppio rispetto il quantitativo di burro, proporzione 1:2).

Successivamente aggiungete la marijuana tritata all’acqua e al burro e mescolate di tanto in tanto il composto. Si consiglia di procedere con questa fase per almeno 1-2 ore, così da permettere una più efficiente estrazione. Se avete la possibilità potete continuare anche per più ore.

Nel frattempo applicate al contenitore in cui conserverete il burro un velo a maglie strette per filtrare il composto, potete utilizzare quello che trovate avvolto ai confetti delle bomboniere oppure una calza da donna o altro che abbia lo stesso potere filtrante.

Filtrate quindi l’acqua e il burro (ancora caldi) dalla marijuana e rimettete i soli residui in pentola per effettuare una seconda estrazione.

Rimettete un po’ di burro e dell’acqua e ricominciate il ciclo di estrazione, stavolta potrete interromperlo dopo mezz’ora o poco più. Filtrate nuovamente il composto e strizzate i residui col telo.

A questo punto, nel contenitore vi ritroverete il burro fuso in cui è presente il THC e l’acqua che andrete a scartare quando il burro si sarà solidificato sulla superficie. Mettete quindi il composto in frigo e attendete.

Quando il burro si sarà solidificato potrete facilmente scartare l’acqua che rimarrà liquida. Il vostro burro alla marijuana è finalmente pronto.

Come lo cuciniamo?
Come se fosse semplice burro da cucina! Dalla fetta biscottata burro e marmellata, alla cioccolata calda, alla torta. Ottima in un paté salato a base di salmone, o alle erbette fresche e per i più temerari (stiamo scherzando, non c’è alcun rischio) anche da lasciare sciogliere in bocca, comunque l’unico limite è la fantasia.

Che differenze troviamo nell’effetto psicotropo rispetto al metodo di assunzione convenzionale?
Se fumata la marijuana “sale” prima, cioè l’effetto è più dirompenteed immediato! Il fumo permette di assorbire i principi attivi (Thc) in breve tempo, e già dopo pochi minuti è possibile avvertire i primi effetti della marijuana. Ingerito, il Thc, viene assorbito lentamente e si comincerà ad avvertire i primi effetti dopo un’ora, per raggiungere un picco alla seconda. Alla terza ora i sintomi cominceranno a sfumare, e alla quarta vi consiglio di cercare un paninaro aperto!

Quando scade?
Il consiglio è di consumarne una parte subito per testare la potenza ottenuta e di conservarlo in congelatore per non più di qualche mese.

Notabene
I fitocannabinoidi possono esser ingeriti (sono liposolubili, cioè si sciolgono legandosi con i grassi ad esempio con il latte facendo un milkshake, NON sono invece idrosolubili,quindi è alquanto inutile fare tisane e decotti a base di acqua), oppure vaporizzati e fumati. Per l’estrazione dei cannabinoidi, le infiorescenze di Canapa, ( Erba, Maria, Ganja, Hemp, Kif, Grass, Shit, Mary Jane, Marijuana, etc.) devono essere asciugate completamente

Curiosità
Ad oggi sono state identificate oltre 400 sostanze chimiche differenti , una settantina di tali componenti attivi appartengono alla famiglia dei cannabinoidi, molti dei quali ancora poco esaminati e essi sono presenti nella Cannabis Sativa, Indica e Ruderalis.

Lascia un Commento

Lascia un commento a questo articolo, ti garantiamo che il tuo indirizzo e-mail non verrà reso pubblico e che non riceverai alcuna mail da infoperte.it o alcun tipo di spam.

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>