RENDITA VITALIZIA SULLA VITA, COS’È?

Cerchiamo di capire cos'è la Rendita vitalizia e come funziona

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La rendita vitalizia non è altro che una sorta di polizza sulla vita, che un persona assicurata riceve annualmente dalla compagnia, in cambio della rinuncia alla liquidazione dell’intero capitale versato ad essa. Il capitale versato alla compagnia potrà essere corrisposto tramite un piano di accumulo (polizza a premio annuo o ricorrente) o tramite un versamento in un’unica soluzione (polizza premio unico). Arrivati alla data di scadenza della polizza il cliente, potrà rinunciare al ritiro del capitale maturato comprensivo di interessi e quindi potrà optare per la conversione del capitale in una rendita vitalizia che riceverà per tutta la vita.La cifra sarà decisa attraverso il coefficiente di conversione, che si baserà sulle tabelle di mortalità, quindi sulle probabilità esistenti al momento di essere in vita dopo una certa età. Altra variabile che influenzerà tale coefficiente è la rateazione della rendita. Solitamente quest’ultimo è  scelto del tutto liberalmente dalle agenzie assicurative private. Possiamo affermare che in questo caso il montante maturato sarà convertito in una rendita percepibile fino a quando resteremo in vita.Il vitalizio terminerà al momento del decesso. Non si esclude per tanto che esiste  il rischio concreto di perdere tutto il resto del denaro accumulato in anni e anni di assicurazione.

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Tuttavia esistono degli escamotage per evadere a questo rischio

Infatti il cliente potrà avvalersi delle seguenti tipologie di rendita:

  1. Rendita Certa per un determinato numero di anni. Questa scelta risolve in parte il problema. La Rendita sarà garantita per un certo numero di anni (di solito 5 o 10) a prescindere dal momento del decesso. Al termine del periodo la Rendita Certa automaticamente si trasformerà  in Rendita Vitalizia e quindi sarà erogabile fino al momento del decesso della persona assicurata. Qualora l’Assicurato dovesse morire durante gli anni di Rendita Certa, la stessa verrebbe erogata a favore di un altro soggetto designato dallo stesso Assicurato e fino alla scadenza del periodo garantito.
  2. Rendita reversibile: anche in questo caso il problema del decesso viene superato concedendo il vitalizio dopo la morte dell’assicurato ad un’altra persona scelta. In questo caso però non sono stati  decisi un numero definito di anni come nella rendita certa.

Richiedere uno di questi due tipi di versamento comporta per tanto delle spese, poiché l’assicurazione dovrà garantire il versamento per un certo numero di anni e dovrà garantire addirittura questo vitalizio a due persone invece di una sola.

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Se al termine del contratto non optiamo per la Rendita è possibile riscuotere l’intero montante sotto forma di Capitale o chiedere all’Assicuratore un Differimento.

Con il Differimento si chiede alla Compagnia di Assicurazioni di posticipare di un certo numero di anni successivi alla scadenza contrattuale, la liquidazione del montante maturato, beneficiando per tanto ancora per un certo periodo dei rendimenti della Gestione Separata o del Fondo Interno.Le scelte quindi da poter valutare una volta scaduta la polizza vita sono molte, e tutte tendenziali ad andare incontro ai  bisogni del cliente.

 

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