REDDITOMETRO: IL GOVERNO CONTROLLA LE SPESE CERTE
Il redditometro è il mezzo di cui lo stato si serve per dedurre se i cittadini pagano le tasse dovute ed usa le spese sostenute come cartina tornasole del reddito “presunto” su ciò le imposte andrebbero pagate. L’obiettivo è quello di stanare l’evasione fiscale effettuando controlli incrociati tra i nostri guadagni e le spese che effettuiamo, al fine di valutare se il tenore di vita è coerente con il reddito dichiarato.
L’accertamento scatta se il delta tra reddito dichiarato e le spese sostenute supera il 20%
Il nuovo redditometro si applica sugli accertamenti validi sui redditi a partire dal 2011 e coinvolge più di 100 voci di spesa e più o meno sono simili a quelli della precedente versione, divise in due grandi categorie: consumi e investimenti. La prima categoria comprende gli alimentari, l’abitazione, il mutuo, l’affitto, il condominio, i combustibili, i mobili, la sanità e i trasporti, con un dettaglio che scende fino al costo al metro per le riparazioni dei natanti a motore o a vela.
La principale novità del nuovo redditometro è che, secondo il decreto pubblicato il 16 settembre, saranno valutate dall’Agenzia delle Entrate anche le spese per le terme e trattamenti estetici in genere, abbonamenti pay tv,viaggi e account sui siti di gioco online. La Gazzetta Ufficiale recita: Si vuole pertanto adeguare l’accertamento sintetico al contesto socio-economico mutato nel corso dell’ultimo decennio, rendendolo più efficiente e dotandolo di garanzie per il contribuente, anche mediante il contradittorio.
La nuova versione, tuttavia, accoglie i rilievi del Garante della privacy: vengono cancellate le «spese medie dell’Istat», che non concorreranno quindi né alla selezione dei contribuenti né potranno venire utilizzate in sede di contraddittorio. La seconda novità riguarda la determinazione sintetica del reddito complessivo delle persone fisiche, per la quale «l’ammontare risultante dalle informazioni presenti in anagrafe tributaria si considera prevalente a quello calcolato induttivamente».
Il cittadino, qualora fosse oggetto di controllo ed eventualmente di accusa di evasione, ha la possibilità di difendersi dimostrando che le spese sostenute, sono state fatte con entrate provenienti, da un aiuto economico da parte di altre persone oppure con redditi esenti.
E’ consigliabile effettuare tutti i pagamenti, in entrata e in uscita, con il metodo della tracciabilità(perchè senno son cacchi), e conservare tutta la documentazione.
I soggetti rintenuti passibili di controllo, vengono prima invitati a comparire per motivare le spese, poi si procede all’accertamento con adesione, che consente al contribuente di definire le imposte dovute ed evitare, in tal modo, l’insorgere di una lite tributaria. La procedura riguarda tutte le più importanti imposte dirette e indirette e può essere attivata tanto dal contribuente quanto dall’ufficio dell’Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione territoriale il contribuente ha il domicilio fiscale.