COME RECUPERARE IL DENARO DAI CONTI DORMIENTI
I conti dormienti sono i c/c o libretti nei quali molti risparmiatori italiani, nel passato, hanno depositato i loro soldi. Fino a non molto tempo fa recuperare le somme depositate in questi fondi rimasti inutilizzati era molto difficile, se non impossibile, data la poca chiarezza e la relativa complessità burocratica. Infatti, fino al 2010, queste somme entravano in possesso dello Stato, che le faceva confluire su un fondo statale appositamente creato a favore delle vittime dei crack finanaziari. Dal 2010, come dicevamo, questo non avviene più, in quanto la gestione di questi depositi è stata affidata alla CONSAP, Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, controllata interamente dal Ministero dell’Economia.
Per norma di legge il denaro depositato ha un tempo di prescrizione di 10 anni, per ottenerne la restituzione, a partire dal momento in cui è stato devoluto al Fondo Ministeriale su citato. Se abbiamo il dubbio di possedere un conto su un fondo dormiente, per scoprirlo basta collegarsi al sito del Ministero delle Finanze (http://www.mef.gov.it/depositi-dormienti/), inserendo nell’apposita sezione di ricerca i dati in possesso relativi al fondo che stiamo cercando (potrebbero essere sufficienti le nostre generalità o di colui/colei che ci ha intestato il conto, oppure un codice bancario). Vediamo nel dettaglio quali sono i fondi dormienti dai quali può essere recuperato il denaro:
- conti correnti, libretti di risparmio, certificati di deposito, per i quali non sia stata effettuata nessuna movimentazione per 10 anni, dal titolare del fondo o da terzi.
- Titoli finanziari, in amministrazione o in custodia, non movimentati per 10 anni.
- Assegni circolari, la cui durata di prescrizione è di 3 anni.
- Assicurazioni sulla vita, 2 anni.
- Buoni Fruttiferi Postali, emessi dopo il 2001, non ancora reclamati.
Per chiedere la restituzione delle somme è necessario che il titolare del fondo o colui che ne è avente causa compilino il modulo di domanda presente sul sito web della Consap,(Domanda%20conti%20dormienti), allegando i seguenti documenti:
- Copia del documento d’identità del richiedente, o delega nel caso la richiesta provenga da un terzo ( in questo caso, il delegato, nel momento in cui andrà ad incassare la somma dovrà essere provvisto della procura notarile o della delega all’incasso).
- Codice fiscale dell’intestatario
- Copia del Libretto di Deposito o dell’Assegno Circolare.
- Dichiarazione degli intermediari (nell’attestazione dovrà essere garantito l’avvenuto deposito del conto, la mancanza di movimentazione per i tempi previsti e il non avere già rimborsato i richiedenti).
Le domande saranno valutate dalla Consap tenendo conto dell’ordine cronologico del loro arrivo, e in caso di richiesta valutata positivamente, la somma sarà restituita tramite assegno o bonifico bancario o postale. Anche chi in passato avesse fatto richiesta direttamente al Ministero delle Finanze non dovrà preoccuparsi, infatti la domanda verrà recuperata dagli archivi e “girata” alla Consap, che provvederà ad occuparsene.