RECUPERARE LE FOTO ELIMINATE DALLA SD
Recuperare le foto che sono state inavvertitamente cancellate dalle schede di memoria SD è un esercizio tutto sommato semplice. Niente paura, dunque, perché la procedura da seguire è semplice anche se non si è esperti di informatica. Il meccanismo si basa sul fatto che nel momento in cui un elemento viene cancellato da un archivio digitale, si crea semplicemente del nuovo spazio a disposizione per l’immissione di altri elementi.
Ciò vuol dire che i dati non vengono persi in modo definitivo fino a quando non si aggiungono altri dati, sovrascrivendo qualcos’altro.
Per prima cosa, insomma, è bene evitare di scattare nuove foto; dopodiché, si può attuare il procedimento vero e proprio.
Se si tratta di una scheda SD presente in una videocamera o in una fotocamera, si può impiegare semplicemente il proprio computer, a prescindere dal sistema operativo di cui è dotato: MacOSX, Windows o Linux cambia poco, perché quello che conta è scaricare un programma che, sia multipiattaforma, e quindi in grado di adattarsi a qualunque realtà.
Un ottimo software open source adatto al nostro scopo è PhotoREC, può essere installato nel giro di pochi secondi: dopo che è stato lanciato, è sufficiente seguire le istruzioni riportate per riuscire a individuare il tipo di formattazione della scheda, così da essere in grado di recuperare quel che era stato cancellato.
Ci basterà cliccare su File Formats e poi selezionare il formato – Raw, Png o Jpg -; quindi, scegliamo la cartella in cui dovranno essere copiati i file cancellati;( il software riconosce oltre 100 tipologie di file ma a noi interessano solo quelle sopprannominate).
Giusto per curiosità e cultura personale vi aggiungo qualche nozione utile. In primo luogo,precisiamo che la sigla SD è l’acronimo di Secure Digital, che rappresenta il formato di schede di memoria più diffuso per i dispositivi elettronici come fotocamere, smartphone e notebook.
Esse permettono di memorizzare quantità di informazioni molto grandi in formato digitale dentro memorie flash: ormai la maggior parte dei computer portatili è dotata di appositi lettori che mettono a disposizione la possibilità di connettere e impiegare queste schede.
La capacità delle Secure Digital è molto elevata, minore solo rispetto a quella delle CompactFlash; prima del 2008 il massimo consentito era di 16 giga, mentre oggi possono arrivare senza problemi fino a 512 giga. Per le miniSD è differente, la capacità di contenimento delle sorelle maggiori infatti può arrivare a 256 giga, mentre per le microSD non si va sopra i 128 giga. Un altro vantaggio delle SD è la loro notevole resistenza agli urti: se un normale hard disk ha una resistenza di 200 grammi al massimo, queste schede possono sopportare fino a 2 chili.
Come le MultiMedia Card, questi componenti non si basano su connettori maschio – femmina, in quanto il loro funzionamento dipende da contatti superficiali: è proprio per questo motivo che sono così robuste. C’è da considerare, però, l’altro lato della medaglia, e cioè che le Secure Digital, proprio a causa di questa speciale configurazione, non sono adatte, o comunque sono poco consigliate, per le applicazioni che hanno a che fare con ambienti gravosi, soprattutto con molte vibrazioni.
QUI IL LINK PER SCARICARE PhotoREC
http://www.cgsecurity.org/wiki/Download_TestDisk