LA CORRETTA POSTURA DEL CORPO SULLA BICI DA CORSA

Consigli pratici, per praticare uno sport completo come la bicicletta

Andare in bicicletta fa bene al corpo, alla mente e allo spirito. I medici consiglianodi fare movimento per tenere sempre allenato e giovane il nostro fisico.  Questo consiglio è perfetto, ma se la nostra postura non è corretta, mentre siamo in sella ad una bici, si rischia di provocare danni. Innanzi tutto, se davvero decidiamo di dedicare il nostro tempo libero a salutari pedalate, prima di tutto dobbiamo scegliere una bici adatta a noi; magari facendoci consigliare da un esperto.  Superato il primo ostacolo, ora siamo gli unici possessori di una bici che ci calza a pennello.  Però questo non basta, dobbiamo imparare a tenere il controllo totale della bicicletta e questo naturalmente avviene con l’esperienza e la perseveranza. Dobbiamo inolte imparare a stare in sella nel migliore dei modi, evitando così disturbi fisici, che ci farebbero smettere di pedalare.

La nostra postura sulla bici come deve essere?

Per postura, si intende il nostro modo di stare sulla bici e il movimento di interazione che abbiamo con il nostro mezzo mentre pedaliamo. Quando siamo in sella ad una bici, abbiamo solo tre punti che ci legano ad essa e sono: i pedali, la sella e il manubrio.

Quindi, possiamo interagire con la bici, solo con questi punti di contatto, trovando la posizione e il movimento più efficente per raggiungere le migliori prestazioni. Per ottenere tutto ciò,dobbiamo tenere presente alcuni dettagli, che sembrano irrisori, ma se non perfettamente controllati renderebbero tutto meno piacevole se non dannosi al nostro fisico.

Come mantenere un corretto assetto del corpo sulla bici

Prima di tutto dobbiamo mantenere ben diritta la colonna vertebrale, sia quando ci allunghiamo sia quando ci abbassiamo sul manubrio. Appena si sale sulla bici, la prima cosa che bisogna accertarsi è: provare a pedalare all’indietro cercando di estendere quasi completamente la gamba, senza che il bacino ondeggi da una parte all’altra. Per la velocità su pista, adottate pedivella di 165 cm; mentre per l’inseguimento, si consiglia quella di 170 mm usata anche per gare su strada; questo però solo per chi decide di affrontare gare agonistiche.  Per tutti, invece, mentre si ha una posizione impegnata ( si  sta pedalando), bisogna che le ginocchia e i gomiti dovrebbero arrivare a sfiorarsi.

Per evitare di ridurre la nostra capacità polmonare, dobbiamo evitare di chiudere le spalle verso l’interno torace. Bisogna imparare a distribuire il peso in modo che sia ripartito in modo calibrato, evitando di caricare tutto il peso del corpo solo sulla sella o solo sul manubrio; si rischierebbe così di perdere il controllo della bici.

A seconda del tipo di allenamento che desiderate afrontare,  ricordatevi di assumere una posizione corretta sul fondo del cerchio del manubrio durante tutta la pedalata. Le vostre rotule dovrebbero quasi arrivare a contatto con i gomiti; mentre la colonna vertrebrale a questo punto risulterà molto incurvata (ipercifosi) tranne che nella regione cervicale, dove aumenterà in modo naturale la sua lordosi. Se invece, intendete adottare una posizione di base media (maggior comodità respiratoria rispetto alla posizione descritta in precedenza) si otterrà una maggior superficie d’attrito all’aria. Le vostre mani saranno poggiate sull’impugnatura dei ferri, mantenendo così la schiena più verticalizzata, accentuando l’angolazione del gomito, mentre il busto si troverà a circa 45° gradi dalla linea del terreno.

Un consiglio, mai tenere le braccia tese, ma leggermente flesse per fungere da ammortizzatore ed essere sempre pronte per un eventuale correzione dell’assetto. Le nostre gambe poi, non devono essere costrette a lavorare ne troppo compresse, ne troppo allungate, ma in modo giusto affaticandole non troppo. I gomiti e il corpo, infine non dovranno sporgere inutilmente dal profilo aerodinamico ideale.

L’assetto della sella è un alltro aspetto importante

Un altro aspetto importante, che dovremmo controllare è l’assetto della sella. La sua posizione lungo l’asse del piantone, ovvero la sua altezza e la sua direzionedirezione sul piano orizzontale e la posizione antero-posteriore e il suo arretramento. Per l’altezza della sella, si intende la distanza che intercorre tra il centro del movimento centrale ed il centro anatomico della sella (12 cm) dal bordo posteriore; mentre l’arretramento consiste nella distanza tra la verticale e il centro.

La sella, quindi, va posizionata in modo perfettamente orizzontale al terreno. Se dovesse essere, posizionata con la punta verso l’alto, si rischierebbe di caricare in modo eccessivo la parte inferiore della schiena creando a lungo andare affaticamento e indolenzimento sulla parte lombare, che non svanirebbe nemmeno dopo aver cessato l’attività per lunghi periodi. Quando, però, la sellaviene posizionata con la punta verso il basso, avremo un sovraccarico su braccia, gomiti e ginocchia creando a lungo andare dolori articolari e infiammazioni (tendiniti), costriggendoci ad abbandonare la nostra attività. Per quanto riguard la bdc e la MTB è ammesso lo spostamento di 4/6 mm del becco sella verso il basso per evitare un eccessiva pressione al sovraspalla.

Le posizioni delle mani possono aiutarci a non infiammare gli arti interessati?

Certo che, anche se il posizionamento delle mani sembra un problema marginale sulla pedalata, questo non significa che non bisogna mantenere una posizione corretta anche per loro evitando così disturbi e dolori ai polsi, braccia e spalle.  spesso posizioniamo le mani sul manubrio in modo scorretto, convinti che sia più comodo mantenere l’assetto della bici, ma non è così. Siamo costretti a mantenere una posizione anomala delle articolazioni del polsoprovocando varie forme d’infiammazioni. La corretta posizione, invece dovrebbe farci mantenere un allineamento del polso con l’avambraccio. Molte volte, però non è a causa del nostro modo di tenere il manubrio, ma da un errato posizionamento dei comandi, posti troppo in basso o troppo in alto, dalle case costruttrici.

Concludendo, la posizione corretta per una perfetta tenuta del manubrio ed evitare meno danni ai polsi e avambracci è quella di tenere ben allineati senza dover fare torsioni particolarmente scomodi ad avambracci, polsi e mani. Il consiglio migliore è di non farsi prendere dall’entusiamo iniziale dettato dalla grande passione per la bici, ma fermarsi un attimo prima di iniziare questo tipo di attività sportiva. Cercate di curare ogni singolo dettaglio dalla scelta della bicicletta, alla corretta posizione da tenere in sella, perchè sarà proprio questo che farà la differenza sul miglior risultato che otterrete. Ricordate che non è il nostro corpo che si deve adattare alla bicicletta, ma esattamente il contrariobici corsabici corsa 1

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