PERCHÉ USIAMO L’ORA LEGALE
A partire dall’ultima domenica di marzo fino all’ultima domenica di ottobre di ogni anno è in vigore l’ora legale. A discapito di quello che si può pensare non ê uguale per tutti gli stati del mondo, infatti possiamo suddividere in tre categorie il mappamondo: nella prima fascia possiamo mettere gli stati che utilizzano l’ora legale, in una seconda quelli che l’hanno utilizzata in passato e nell’ultima quelli che non l’hanno mai utilizzata.
Le origini dell’ora legale risalgono alla prima guerra mondiale, quando l’inglese William Willett propose di spostare le lancette di un’ora in avanti per utilizzare al meglio la luce del sole nelle ore diurne e risparmiare energia nel 1916 il governo inglese impose questa novitá, e pochi anni dopo tanti altri stati abbracciarono l’idea. Ogni anno si calcola che grazie a questo cambiamento d’orario vi sia un grosso risparmio dell’energia elettrica, ma come spesso accade non tutti sono d’accordo. Infatti da recenti sondaggi si scopre che perfino la metà degli italiani preferirebbe non effettuare il sovracitato spostamento delle lancette. Nei paesi equatoriali ed in molti stati africani il cambiamento di ore di luce è minimo durante tutto l’anno quindi non esiste l’ora legale.
Un caso unico al mondo è quello russo, che dal 2014 ha abolito l’ora legale rimanendo quindi fedele all’ora solare. Ancora oggi ogni anno numerosi articoli in ogni parte del mondo parlano del fatto che sia giusto o sbagliato spostare di un’ora in avanti le lancette. Sono molti gli stati contrari, mentre in Europa i gestori dell’energia elettrica portano dati incoraggianti a favore di questa usanza.