PERCHÉ SI SBADIGLIA?
Tutti i giorni a qualsiasi ora in qualsiasi posto e qualunque sia la cosa che stiamo facendo ci può capitare di sbadigliare, ma perché sbadigliamo? o meglio quali sono i motivi principali per i quali compiamo questo involontario gesto? Sbadigliare in fondo non è altro che respirare in maniera più profonda, e il nostro corpo respira in base alla situazione che si sta vivendo o meglio in base a quello che ci accade intorno.
I motivi alla base dello sbadiglio
Le esatte cause alla base di uno sbadiglio non sono ancora state completamente chiarite, tuttavia molti studiosi sono spesso concordi nel ritenere che le principali cause siano la fame, la noia, ed il sonno (a volte, anche se non è ancora ben chiara come dinamica, viene considerata anche l‘attrazione sessuale). Lo sbadiglio aumenta la quantità di ossigeno nell’organismo favorendo quindi la circolazione e lo scambio respiratorio tra il corpo e l’ambiente circostante, questo ci permette di produrre più energia da usare come carburante per compensare ad una carenza momentanea. Per questo motivo lo sbadiglio può essere inteso sia come segnale di avvertimento che come un riflesso di resistenza, per resistere alla stanchezza, alla fame o a qualcosa che in quel momento il nostro corpo percepisce come sconveniente, sia essa inerente al nostro organismo ovvero al contesto in cui ci troviamo. Uno sbadiglio dura in media 6 secondi, ma può arrivare anche a 10 secondi, e durante “l’esecuzione” si attivano tutta una serie di muscoli e recettori.
Gli studiosi hanno quindi dimostrato che lo sbadiglio attiva le stesse vie nervose dell’empatia, sarebbe da intendersi come una espressione primaria che consentirebbe ai membri di un gruppo uno scambio implicito di notizie sullo stato fisico e psichico (fame, sonno, noia) dei singoli membri, facendoli comunicare meglio e amalgamandoli. Tutto ciò ne faciliterebbe la sopravvivenza nel corso dell’evoluzione.