QUANDO HA AVUTO ORIGINE LA FESTA DI COMPLEANNO?

   I primi  a perpetrare tale usanza, furono gli antichi Egizi, che preparavano per il Faraone ogni tipo di squisitezza.        Bisognerà aspettare, però, gli abili pasticceri Persiani per l’invenzione della torta.

L’unione di queste due usanze, fu poi usata dai Greci, per festeggiare la dea della Luna, Artemide, il sesto giorno di ogni mese. Gli adepti della dea impastavano farina e miele, ricavandone una tonda torta bianca, decorata con candeline accese. Una sorta di “piccola Luna” splendente.

Nel corso della storia, le fiammelle sulle torte servivano a tenere lontani gli “spiriti maligni” dalla festa. Al termine, si soffiava sopra per spegnerne il fuoco, non più necessario, poiché gli “spiriti malvagi” se ne andavano da soli alla conclusione di ogni festeggiamento! Di seguito, e precisamente nelle campagne tedesche, nacque l’usanza di preparare una torta enorme per festeggiare il bambino nel giorno della sua nascita. Il “bambino festeggiato” veniva svegliato, prestissimo al mattino, dal profumo intenso emanato dal dolce, sul quale venivano posate ed accese sino alla sera, le candeline. Espresso il desiderio desiderato, le spegneva con un soffio e poteva godersi la prima fetta di torta tanto agognata. Questo rituale è pressoché rimasto invariato sino ai “nostri compleanni”!

Sin dall’antichità, l’offerta dei doni per i compleanni, era imposta dalla superstizione: donare per invocare (nell’antica Grecia), l’aiuto del Buon Demone (AGATHOS DAIMON), contro il maligno; usanza poi ripresa dai Romani. Una figura che ritroviamo nell’Angelo custode, nella fata buona, nel santo patrono e dell’onomastico, ecc.

Gli auguri di “Buon Compleanno” avevano un’influenza positiva o negativa sul festeggiato, perché in quel giorno si era più vicini al mondo degli spiriti.

Abbiamo notizia delle feste di compleanno anche in alcuni passi della Bibbia: Genesi 40: 20-22, Matteo 14: 6-10. Uno dei compleanni storici più conosciuti è la festa di Erode Antipa, con la conseguente morte di San Giovanni Battista. Intorno al IV sec. d.C. il Cristianesimo rigettò la celebrazione dei compleanni perché considerata una festa pagana. Nel Medioevo, con l’avvento del Battesimo “rinascita” e la festa della “ vera nascita a nuova vita” dei santi, ricomparirà il festeggiamento dei compleanni. Prima negli ambienti aristocratici, poi nell’alta borghesia nel XIX secolo. Ed infine, nel XX secolo sino ai giorni nostri, negli ambienti popolari.