COME RICHIEDERE IL NUOVO MODELLO ISEE
La Riforma dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente), introdotta dal decreto “Salva Italia”, ha portato grandi cambiamenti per i contribuenti che per molti anni hanno utilizzato il Modello ISEE per richiedere contributi e/o agevolazioni.
Le riforme sono state effettuate avendo come principali obiettivi quelli di rendere questo strumento più equo e di rafforzare la lotta contro possibili frodi e abusi, che spesso hanno comportato una indebita fruizione di prestazioni da parte di alcuni cittadini a scapito di altri maggiormente bisognosi.
Per rispondere a queste due principali caratteristiche il nuovo ISEE introduce migliori criteri di valutazione del reddito e del patrimonio insieme a controlli più attenti.
Il primo cambiamento è stato apportato alla validità dell’attestazione ISEE, infatti la nuova DSU (dichiarazione sostitutiva unica) avrà validità annuale, dal momento della presentazione fino al 15 gennaio dell’anno successivo. Per le DSU ancora in corso di validità, a parte nei casi in cui espressamente richiesto, rimarranno valide fino a scadenza naturale.
Sulla base delle agevolazioni richieste ( bonus bebè, rette asilo nido, bonus per bollette gas e energia elettrica, rette universitarie) sarà elaborato un ISEE specifico, questo perché a secondo della prestazione sarà tenuto conto di diversi indicatori ISEE, delle caratteristiche del richiedente e del suo nucleo familiare.
Avremo quindi
- l’ISEE ordinario
- l’ISEE Università
- l’ISEE per Minori con genitori non conviventi
- l’ISEE per prestazioni sociosanitarie.
Qualora per il dichiarante o all’interno del suo nucleo si verificasse una condizione negativa, come perdita del lavoro o una diminuzione del reddito del 25%, è possibile presentare un ISEE corrente che consente di aggiornare la DSU in qualsiasi momento dell’anno, senza dover aspettare la presentazione della dichiarazione fiscale, con una validità di 2 mesi dalla presentazione.
I controlli risultano rafforzati grazie ad una drastica riduzione dei dati provenienti da autodichiarazioni, infatti informazioni come il reddito complessivo o altri dati già registrati dall’INPS o dall’Agenzia delle entrate, saranno direttamente recuperate dagli archivi.
La documentazione necessaria per richiedere la nuova DSU è:
- autocertificazione o certificazione dello stato di famiglia;
- modello 730 e/o CUD riferiti a due anni antecedenti all’anno di presentazione (per esempio per il 2015 i redditi di cui si tiene conto sono quelli del 2013)
- saldo contabile di conti e depositi al 31/12 dell’anno precedente (per ISEE presentata nel 2015 si terrà conto del 31/12/2014) e giacenza media
- dati catastali per immobili di proprietà, mentre per immobili in locazione gli estremi del contratto e l’importo del canone annuo
- certificazioni di disabilità nel caso in cui nel nucleo ci sono dei componenti disabili
- eventuali assegni di mantenimento versati o percepiti
- targhe autoveicoli o motoveicoli di cilindrata di 500 cc e superiori, navi e imbarcazioni da diporto posseduti alla data di presentazione
La presentazione avverrà principalmente mediante i CAF, i quali acquisiranno le informazioni necessarie, trasmetteranno i dati all’INPS e rilasceranno al cittadino una sorta di ricevuta di presentazione che potrà essere utilizzata per accedere alle prestazioni agevolate in attesa che venga elaborata l’attestazione ISEE. Il calcolo e il rilascio dell’attestazione ISEE diventano di esclusiva competenza dell’INPS che, entro 10 giorni lavorativi, provvederà a inoltrare al dichiarante la DSU mediante consegna via PEC, portale web, sedi territoriali dell’INPS o dei CAF se appositamente delegati.