COSA È IL NETWORK MARKETING?

Significato di network marketing, aspetti positivi e negativi, legislazione, oneri fiscali, esempio reale di un piano marketing.

Il Network Marketing (NM), detto anche Multi-Level Marketing o Marketing Multilivello (MLM), è un particolare metodo di distribuzione di servizi e beni.
Si compone di vendita diretta più la possibilità di crearsi una rete commerciale di collaboratori sponsorizzati.
La vendita diretta consiste nella intermediazione tra azienda e cliente finale nella vendita di beni e servizi. In pratica è la raccolta di ordinativi d’acquisto presso privati per conto delle imprese.
La rete commerciale da crearsi implica ricerca, assistenza, formazione e la gestione di nuovi collaboratori, di modo da ampliare il mercato dell’azienda.
La remunerazione per la vendita diretta è la provvigione, mentre quella per la rete commerciale consiste in vari bonus o premi dati direttamente dall’azienda.

Come ogni attività, anche in questo caso sono insiti degli aspetti postivi e negativi.

Gli aspetti positivi sono essenzialmente:

  • - possibilità nel tempo di crearsi una specie di “rendita” costante, di modo da poter non svolgere più altri lavori e arricchirsi;
  • - gestione autonoma del tempo;
  • - compensi pienamente meritocratici;
  • - possibilità di esercitare l’attività come secondo lavoro;
  • - poter comprare per se stessi beni di altissima qualità a prezzo scontato.

Gli aspetti negativi sono invece:

  • - guadagni iniziali bassi che non permettono di sopravvivere (ci si può pagare una o due bollette per esempio);
  • - investimento iniziale che non tutti possono o vogliono sostenere;
  • - non sicurezza di riuscita dell’attività;
  • - rischio di incrinare i rapporti con amici e parenti, quando ci si comporta in modo pedante, a volte spinti dallo sponsor.

Sviluppando l’ultimo punto, bisogna ricordare che l’incaricato alle vendite è un imprenditore indipendente e crea con i collaboratori una specie di rete in franchising, per cui nessuno è obbligato a fare nulla contro la propria volontà. La valutazione dell’etica e delle capacità dello sponsor è quindi una questione indipendente dall’azienda di cui fa parte.

La valutazione di qualità di prodotti e azienda è invece più quantificabile.
Per i prodotti bisogna affidarsi alle certificazioni rilasciate da organismi terzi indipendenti.
Per le aziende (comunque più sicure quelle più longeve), si può osservare se queste sono iscritte ad associazioni per la tutela di consumatori e lavoratori, come per esempio l’AVEDISCO.

 

Rete di collaboratori

La legislazione italiana non definisce precisamente il network marketing, ma con la legge 173/2005 va a disciplinare la vendita diretta a domicilio e tutelare il consumatore dalle forme di vendita piramidali.
In pratica il network marketing è una forma di distribuzione assolutamente legale, ma che potrebbe sfociare nell’illegalità nel momento in cui diventa sistema piramidale. La legge individua con sicurezza gli elementi che caratterizzano quest’ultimo sistema.

I punti salienti per la vendita diretta sono i seguenti:

  • - obbligo del possesso del tesserino di riconoscimento durante l’attività;
  • - all’incaricato spetta un compenso pari alle provvigioni sugli affari;
  • - l’incaricato non può riscuotere il corrispettivo degli ordinativi, nè concedere sconti o dilazioni di pagamento:
  • - nei confronti dell’incaricato può essere stabilito un obbligo d’acquisto solo per i materiali strumentali a svolgere la sua attività e per i beni assimilabili a un campionario.

I punti riguardanti i sistemi piramidali illegali invece sono i seguenti:

  • - l’incentivo economico primario non deve essere basato sul mero reclutamento di nuovi soggetti, ma sulla loro capacità di vendere e promuovere i beni e i servizi dell’azienda;
  • - l’obbligo d’acquisto di una rilevante quantità di prodotti senza diritto di restituzione è vietata, così come un pagamento in denaro, titoli o altro senza una reale controprestazione, così come anche l’acquisto di materiali didattici e corsi di formazione non necessari o inerenti e comunque non proporzionati al volume dell’attività svolta;
  • - la pena per chi promuove sistemi piramidali è l’arresto da sei mesi a un anno e un’ammeda da 100.000€ a 600.000€.

Gli oneri fiscali sono i seguenti:

La collaborazione inizialmente è occasionale e non necessita di apertura di partita IVA. L’azienda opera sui guadagni dell’incaricato una ritenuta d’acconto e versa tale importo all’erario, senza che ci sia bisogno della presentazione della dichiarazione dei redditi. La trattenuta equivale al 17.94% dell’imponibile.

Sopra i 5000€ netti annui non si può più parlare di collaborazione occasionale e si deve aprire partita IVA e iscriversi all’INPS. Esistono regimi IVA agevolati per guadagni non altissimi. Il versamento all’INPS viene effettuato dall’azienda secondo la gestione separata di cui alla legge 335/1995. Viene versato il 27.92% di cui un terzo è a carico del collaboratore.
Non c’è bisogno di iscrizione alla camera di commercio, degli studi di settore, del pagamento dell’IRAP. L’IVA viene invece versata dall’incaricato e per questo è consigliabile rivolgersi a un commercialista, il cui costo si aggira sui 600€ annui.

 

MLM-Network-Marketing-Is-It-Right-For-You

Vi porto all’attenzione un esempio reale, senza rivelare il nome dell’azienda. Questa è un’azienda tedesca attiva da 30 anni presente in innumerevoli nazioni. I suoi prodotti coprono una vasta gamma, dagli integratori alimentari per la salute (tra cui prodotti all’aloe vera), al make-up e alla bellezza in genere, ai pasti sostitutivi, ecc.

La provvigione sul prodotto venduto è sempre circa del 30%.

Per diventare collaboratori ci son due possibilità:

  • - un acquisto dell’attrezzatura più un campionario di prodotti scontato, del valore totale di 125€;
  • - un primo acquisto di prodotti a prezzo partner (quindi scontati del 30%) del valore totale di circa 175€ e l’invio gratuito dell’attrezzatura.

Man mano che si crea la propria rete, si ricevono bonus e premi forniti dall’azienda (nulla vien tolto ai collaboratori), fino ad arrivare ad alte percentuali sul fatturato generato da tutta la struttura.
I principali bonus sono calcolati sul fatturato dell’intera struttura, più altri bonus dati dalla differenza tra fatturato dell’intera struttura e fatturato di ogni singolo collaboratore.

Per rendere il tutto più semplice, vi espongo due esempi pratici:

- Primo caso:
Vendite mensili per 250€ e un collaboratore vendente 250€.

Il guadagno è 90€ (75€ di provvigione più 15€ di bonus).
- Secondo caso:
Vendite mensili per 250€ e sette collaboratori (l’intera loro struttura) vendenti 1000€ ognuno.

Il guadagno è 595€ (75€ di provvigione più 520€ di bonus).

Per ampie strutture, i bonus superano di molto le provvigioni. I premi variano invece in base al livello che la struttura ha raggiunto (fatturato totale). Più si scala di livello, più si alza il valore dei premi (tablet, smartphone, pc, auto Mercedes e Porsche).

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