MYSTERY CLIENT
La crisi occupazionale spinge a essere meno “choosy”, per dirla con la Fornero, e a cimentarsi in professioni nuove e inaudite. A dire il vero, il lavoro di cui sto per parlarvi, non è poi così nuovo. Si tratta del Mystery Shopper. Ci si finge clienti e si valuta come si comporta il personale. Nel caso del mystery client, ci si relaziona con società, assumendo l’identità di persone già clienti, esistenti, naturalmente con il loro il loro consenso. Si va, si pone una domanda ai dipendenti, indicata dall’azienda per cui si sta prestando servizio e poi si valuta che la risposta sia consona a quella corretta, fornita in precedenza. Si parla di scenari. In più, si dà un giudizio riguardo alla cortesia, pulizia, ordine, esposizione del materiale informativo, all’attesa, tempi etc.
In pratica, è molto simile al lavoro di intervistatore, di solito telefonico o, nel senso di customer care, in cui si contatta un cliente di una banca, di un gestore telefonico etc e gli si fa una serie di domande di valutazione. Solo che in questo caso, operatore e cliente coincidono. Intervistiamo noi stessi.