MODELLISMO STATICO

Tecniche di pittura

SOL3

Iniziamo a stendere il primer, cioè la vernice di fondo necessaria per l’aggrappaggio e la copertura dei colori.

Il primer acrilico, di colore bianco e di rapida asciugatura, dovrà essere diluito con acqua fino a raggiungere una consistenza simile a quella del latte.

E’ buona norma, prima di trasferire il colore, scaricare leggermente il pennello su un foglio di carta, per eliminare l’eccesso di pittura e prevenire grumi e scolature.

Ovviamente la prima mano risulterà trasparente ed irregolare, ma niente paura: con l’applicazione delle mani successive, sempre diluite, si otterrà una superficie uniforme e compatta.

Personalmente, preferisco usare come primer uno smalto da modellismo, ed esattamente l’Humbrol 64 di colore grigio medio, sia per la porosità che consente un maggiore assorbimento dei colori ed una rapida asciugatura, sia perchè il grigio è un colore neutrale che non influenza la tonalità degli altri colori.

Si possono usare anche dei primer in bomboletta spray, che tuttavia sconsiglio perchè:

  1. -          sporcano
  2. -          non raggiungono tutte le parti del soldatino
  3. -          possono creare grumi e scolature

A questo punto, terminata la preparazione, passando alla pittura vera e propria ritengo necessario puntualizzare che, ad esclusione delle regole di base quali preparazione, diluizione, ecc. le tecniche possono essere totalmente personalizzate; pertanto, quelle che sto per illustrare sono frutto della mia esperienza e di svariati tentativi, quindi non costituiscono in nessun modo un dogma.

Dedicherò un capitolo a parte alla pittura dei volti e degli incarnati poichè richiedono perizia e cura di particolari, quindi procediamo alla stesura dei colori base di abiti od uniformi.

Come accennato in premessa, stiamo parlando di pittura e non di colorazione, quindi dovremo evidenziare i volumi ed i dettagli del soldatino aggiungendo al colore di base luci ed ombre.

La caratteristica principale dei colori acrilici-vinilici, oltre alla rapida essiccazione è la possibilità di diluizione e la relativa trasparenza che ci consentiranno di apporre velature  progressive di colore ottenendo un passaggio graduale tra le varie tonalità.

Prendiamo ad esempio un rosso; sarà opportuno dotarsi di due o tre tonalità di rosso, quali rosso scuro, carminio e vermiglione.

Stendiamo la prima mano di rosso carminio (sempre con la diluizione di cui sopra) e magari la seconda mano; abbiamo ottenuo un colore compatto? Ok!

Iniziamo ad evidenziare i volumi ed accentuare i dettagli (pieghe degli abiti, ecc.) aggiungendo le “luci”, cioè schiarendo il colore base in corrispondenza dei rilievi.

Come si schiariscono i colori? Con il bianco direte Voi! Ebbene NO!!! Non sempre, quantomeno.

Se aggiungessimo del bianco al rosso otterremmo un rosa, mentre dobbiamo, invece, aggiungere piccole quantità di rosso vermiglione e, in finale, di arancio e giallo.

Passiamo alle ombre: il rosso può essere scurito con nero, blu, marrone (sempre in piccole quantità) secondo l’effetto di scuritura che vorremo ottenere.

Dove apporre il colore scuro? Nei solchi delle pieghe, all’attaccatura delle braccia ed intorno ad ogni particolare che dovremo e vorremo evidenziare.

So che a questo punto sarete un pò confusi: e gli altri colori come si schiariscono e scuriscono?

Niente paura! Ecco, qui di seguito, una tabella sommaria di riferimento, tenendo però presente che la sperimentazione, l’esperienza e l’osservazione della realtà saranno i migliori maestri

Colore baseLuciOmbre
BIANCONero, Marrone, Blu
NEROAzzurro, Bianco
ROSSORosso Vermiglione, Arancio, GialloRosso scuro, Blu, Nero, Marrone
GIALLOBiancoArancio, Marrone
VERDEGiallo, BiancoBlu, Nero, Marrone
BLUAzzurro, BiancoNero, Marrone
AZZURROBiancoBlu, Nero
ARANCIOGiallo, BiancoMarrone, Rosso
MARRONEArancio, Giallo, BiancoMarrone scuro, Nero

Quelli sopra illustrati rappresentano i colori fondamentali, maggiormemte ricorrenti nella pittura di abiti ed uniformi; va da sè che in commercio esistono una infinità di sfumature e tonalità dello stesso colore, tali da consentire di schiarire e scurire senza necessariamente far ricorso a miscele ed alchimie; ad esempio troveremo una gamma di marroni così vasta che con tre o quattro tonalità si potranno ottenere tutte le varianti e tutti gli effetti desiderati.

Tuttavia, imparando ad usare le miscele, e sperimentandone di nuove, potremo ampliare all’infinito le nostre possibilità senza dover necessariamente acquistare nuovi colori (con evidente vantaggio economico che non guasta mai).

Se abbiamo assimilato la tecnica di base potremo proseguire nella pittura delle altre parti del soldatino.

Per il momento fermiamoci qui. Ne abbiamo già abbastanza da provare e sperimentare. Andiamo avanti fin quando non saremo padroni della tecnica e pienamente soddisfatti del risultato.

Nelle successive pubblicazioni vedremo come dipingere i volti e l’incarnato e come ampliare le possibilià dei colori con l’utilizzo egli olii artistici e degli smalti.

Non pensate di ottenere subito i risultati che desiderate, e, per questo, non scoraggiatevi ai primi tentativi, ma cercate di far tesoro dei vostri errori.

Vedrete che proseguendo svilupperete una sensibilità naturale nei confronti della materia che state usando ed arriverete a creare miscele ed effetti esaltanti senza alcuna fatica.

Non siete soddisfatti di quello che avete fatto? Un cotton fioc con un pò di acqua ragia porterà via il colore che avete appena passato e potrete ricominciare.

Arrivederci al prossimo appuntamento.

 

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