COME SONO FATTE LE GOMME DA MASTICARE
La prima gomma da masticare è stata brevettata nel 1869 dal dentista americano William Semple; qualche anno più tardi, intuendo le potenzialità commerciali di questo nuovo prodotto, l’inventore Thomas Adams cominciò a fabbricarla in grandi quantità. Le origini del chewing gum sono tuttavia antichissime e sembra che già oltre 2.000 anni fa le popolazioni dei Maya avessero l’abitudine di masticare delle palline fatte di gomma. La gomma americana è oggi diffusa ovunque e tra i rifiuti abbandonati lungo i marciapiedi delle nostre città è tutt’altro che insolito rischiare di doverne vedere una incollata alle suole delle nostre scarpe. La composizione del chewing gum non è nota a tutti e gli ingredienti che servono per la sua fabbricazione sono stati nel tempo modificati.
L’ingrediente fondamentale della gomma da masticare si estraeva sino a poco tempo fa dal fusto di un albero sempreverde originario dell’America Centrale, la manilkara chicle. Negli ultimi anni sempre più aziende hanno deciso di sostituire la gomma naturale ottenuta da questa pianta con l’impiego di materiali di carattere sintetico. Oggi per ottenere la gomma da masticare è largamente usato il poliisobutilene, una sostanza che interviene anche in altri processi industriali come quello degli adesivi. All’elemento base costituito da poliisobutilene vengono aggiunti molti altri ingredienti come aromi, coloranti e dolcificanti sino ad ottenere un impasto compatto ed omogeneo. L’impasto viene in seguito schiacciato, suddiviso e confezionato da apposite macchine. Gli additivi che vengono impiegati durante la fase di lavorazione rendono assai piacevole la masticazione di un chewing gum, ma a volte possono sollevare interrogativi circa la loro salubrità.