L’ALBERO SACRO DEI NATIVI AMERICANI
Nei rituali pellerossa, l’albero sacro costituiva l’unione tra la terra e il cielo, il collegamento con l’aldilà.
Nella loro cultura, era molto importante avvertire l’energia emanata dagli alberi.
Ancora oggi non sappiamo stabilire quale rapporto abbia trovato per primo una collocazione così vitale: quello dovuto a un utilizzo pratico dell’albero (in quanto materiale da costruzione di manufatti e per l’uso alimentare e terapeutico), oppure quello più strettamente simbolico che ha collocato l’albero all’interno di un ordine cosmico, evocando un tempo mitico e mistico in cui il rapporto dell’uomo con la natura fosse più equilibrato.
L’albero è il simbolo in cui il mondo sotterraneo è posto in relazione con quello celeste. Le radici, il tronco e i rami fanno dell’albero una presenza ininterrotta nell’immaginario dell’uomo tribale.
Spesso lo sciamano saliva sull’albero sacro a battere sul suo tamburo, per un migliore collegamento con gli spiriti. Intorno ad esso si intonavano canti rituali.