COSA FARE IN CASO DI SHOCK ANAFILATTICO
Gli individui che soffrono di allergie possono andare in contro a una reazione allergica molto grave che viene detta shock anafilattico (o anafilassi). Lo shock anafilattico si presenta nel momento in cui i soggetti allergici si ritrovano esposti a determinati allergeni, questi allergeni infatti si uniscono agli anticorpi attivando l’istamina che è uno dei mediatori dell’infiammazione che porta a diversi sintomi quali:
- Eruzioni cutanee, come orticaria (che si presenta inizialmente su mani e piedi) e colorito acceso o pallido
- Gonfiore del viso, degli occhi, della bocca o ancora della gola
- Tachicardia
- Sudorazione
- Nausea, vomito o diarrea
- Vertigini, perdita dei sensi
Fra i più comuni allergeni che portano a shock anafilattico, si ricordano:
- Medicine
- Alcuni cibi come arachidi, molluschi e pesci
- Punture di insetti come api o vespe
Se si sospetta uno shock anafilattico, bisogna intervenire tempestivamente e quindi chiamare immediatamente i soccorsi sanitari.
Nell’attesa dell’intervento medico, bisogna chiedere al malcapitato se ha con sé dei farmaci che possano contrastare l’anafilassi. In quel caso bisogna aiutare l’individuo a iniettarsi il farmaco.
Aiutate il malcapitato ad assumere una posizione supina, che abbia le gambe rialzate rispetto il busto e la testa girata su un lato, quindi bisogna coprire l’individuo. Evitate di nutrire o far bere, così come è necessario rialzare la testa della persona poiché ciò potrebbe andare ad ostruire ulteriormente le vie aree. Se l’individuo non respira, intervenite con una rianimazione cardiopolmonare, ovvero cominciate a premere ripetutamente (almeno 100 colpi al minuto) sul suo petto, finché non arrivino i soccorsi.