IL PRESEPE VIVENTE DI PIETRELCINA
Pietrelcina è un comune a 12 chilometri dalla città campana di Benevento, comunemente ricordato per aver dato i natali a Francesco Forgione nel 1887, Padre pio per tutti e da poco divenuto San Pio da Pietrelcina.
Pietrelcina è una tappa quasi obbligata per tutti quei fedeli che ogni anno si spostano da ogni parte d’Italia per ripercorrere le tappe più importanti dell’età infantile e adolescenziale di San Pio. Ma Pietrelcina è un piccolo borgo collinare davvero gradevole, arroccato su di uno sperone di roccia che merita una passeggiata anche per i non fedeli,grazie alla graziosa struttura architettonica del “Castello”, il centro storico ancor oggi ottimamente conservato.La casa Natale di San Pio così come la chiesa di Sant’Anna sono tra il fulcri principali della piccola cittadina, dove confluiscono il maggior numero di visitari, desiderosi di vedere il letto, testimone dei primi gemiti di San Pio, così come la chiesa che accolse il santo per la ricezione del primo sacramento cristiano:il battesimo.
Il periodo di Natale è una buona occasione per visitare la piccola Pietrelcina perchè lo spirito natalizio viene decantato all’ennesima potenza grazie all’allestimento, tra il 27 dicembre al 29 dicembre, del presepe vivente, per il quale tutti le 300 anime pietralcinesi vengono coinvolte come comparse, allestite botteghe artigiane,la Sinagoga,la corte di Erode, il matrimonio giudaico e ovviamente la natività.
COME ARRIVARE DAL SUD ITALIA
Prendere l’autostrada Napoli-Bari, uscire al casello di Benevento e imboccare la SS 212 per Pietrelcina.
COME ARRIVARE DAL NORD ITALIA
Prendere l’autostrada A14 fino al casello autostradale di Bari, imboccare l’autostrada A16 in direzione Napoli, uscita a Benevento.
TRENO
linea ferroviaria fino Benevento centrale.
AEREO
Aereoporto Napoli Capodichino
Pietrelcina accoglie giornalmente e in modo particolare nei fine settimana,numerosi turisti, che affollano le strette viuzze cittadine, sopratutto nelle prime ore del pomeriggio, al termine del pranzo, che nella maggiorparte dei casi, è consumato nell’unico grande ristorante, dotato di vasto parcheggio, proprio a ridosso dal centro storico.
Il mio consiglio è sfruttare proprio le ore di pranzo per sbirciare tra le tortuose stradine del centro o per gustarsi un buon caffè campano in uno dei tanti piccoli bar che fanno da contorno alla piccola e graziosa piazzetta del centro.
Una cosa da evitare per non incorrere nella classica trappola turistica, è cedere allo shopping sfrenato in uno dei tanti negozi che espongono in bella vista prodotti enogastronomici di dubbia provenienza, che non hanno nulla dell’autentica genuinità contadina, che tanto contraddistingue queste terre baciate dal sole che ogni anno regala frutta e verdura coltivata ancora con la cura di un tempo.Se proprio ci si sente spinti dal desiderio di portare a casa qualche dolce souvenir basta spostarsi a Pesco Sannita o a Paduli, distanti da Pietrelcina soli 5 chilometri di distanza, qui si possono scovare piccole fornerie artigiane dove acquistare, ad esempio il torrone, morbido o duro, a base di miele, albume d’uovo mandorle o nocciole, diffuso sin da tempi dei romani.
La visita del presepe vivente è una buona occasione per visitare il borgo antico e per inebriarsi tra i luoghi delle fede che sempre più spesso attirano molte persone con il desiderio di respirare la fede spirituale, che molti di questi luoghi del passato, emanano.
Chiaramente come spesso accade ci si può ritrovare a passeggiare in un circo orchestrato e messo in scena solo per l’ignaro turista, al contrario convinto di accrescere la sua sete di spiritualità. Un’esempio di ciò può essere l’insegna, recante l’indicazione di un museo, che al contrario è solo un negozio di ornamenti sacri e suppellettili alquanto ridicoli, a prezzi esorbitanti. Pietrelcina è un adorabile borgo nel quale andare alla scoperta dei luoghi più cari alla santa figura di San Pio.