IL LAVORO: QUESTO SCONOSCIUTO, PERCHÉ?
Hai 50 anni e hai perso il lavoro? Hai una famiglia, 2 bambini ancora piccoli e non sai come andare avanti?
Non ti preoccupare, apri il gas e fai una strage almeno avremo qualcosa di cui parlare al prossimo notiziario, o qualcosa da scrivere sul prossimo numero del tuo quotidiano preferito. Ehi fermi tutti…..sto scherzando!
Era semplicemente una battuta. Meglio dirlo che si sta scherzando.
Hai visto mai che qualcuno ci creda davvero che la soluzione migliore sia questa.
E’ un modo per sottolineare quanto è diventata cinica e indifferente la società.
In fondo, però, è lo schifo che si prova nel vedere certe situazioni ad aumentare il disagio, la sfiducia, il pessimismo.
E’ l’inefficienza dello Stato di fronte a problemi che ci sono sempre stati e che nessuno ha mai affrontato con la dovuta professionalità che si deve ad argomenti di primaria importanza, che fa crescere la paura del domani.
Quante volte abbiamo visto, e quante volte dovremmo vedere ancora, il falso buonismo, l’ipocrita condanna, il macabro stupore di fronte a fatti o atteggiamenti che definire scandalosi è fargli un complimento?
Si dice che il pesce puzza dalla testa. E’ una santa verità. Tutti coloro che hanno indagato (magistrati, poliziotti, carabinieri, giornalisti) e si sono avvicinati, sfiorandola, alla testa del pesce sono stati violentemente eliminati…la puzza oltre ad essere nauseabonda è anche mortale.
Attenzione quindi, indagate si, ma con circospezione…la testa di pesce vi sorveglia!!!
Tornando all’argomento che volevo trattare, e cioè il lavoro, mi ritorna in mente il mio primo colloquio.
Ripensandoci oggi, fu qualcosa di veramente comico: “Che sei della Lazio?” – “No”; “Sai giocare a pallone?” – “Si”; “Allora ci vediamo Lunedì, alle 6,30.” – “Ok”.
Che bello!!! Con tre semplici sillabe era chiusa la pratica.
Oggi no, oggi devi passare per le agenzie del lavoro.
Bisognava trovare una soluzione più dinamica. Gli UFFICI DI COLLOCAMENTO* erano inondati dai troppi disoccupati. Quei poveri impiegati erano oberati dal troppo lavoro.
Infatti non era più concepibile che, come succede sempre, 5 lavorano e 500 stanno lì che guardano e tutto quello che sanno dire è chiedere di poter lavorare.
E così pensa che ti ripensa che cosa ti sono andati ad escogitare?
Si sono inventati gli specialisti del “trova lavoro” ossia le agenzie del lavoro.
Logicamente ne sono nate un’infinità e soltanto per avere un’idea, del cosa possono o debbano fare e del cosa fanno effettivamente, c’è bisogno di qualche altro “specializzato” che te lo spiega, perché è diventato tortuoso, difficile e, a volte, persino inutile, trovare quella giusta per te. (P.S. avete fatto caso come ultimamente la parola specializzato venga utilizzata in maniera, oserei dire, spropositata?).
Comunque: prima fase spedire curriculum; seconda fase fare colloquio conoscitivo; terza fase assunzione……….”c’hai detto???” – “as-sun-zio-ne???!!!” – “Ma che stai a dì?”
Va beh insomma, così come tante altre belle invenzioni “moderne”, anche le agenzie del lavoro, sono una “bufala” e anche piuttosto indigesta.
Alla fine la gran voglia di sopravvivere alle intemperie della vita, però, diventa più forte delle ingiustizie, delle ruberie, dei cavillosi procedimenti penali, giudiziari, umanitari e quant’altro si voglia inserire nel calderone delle cose riuscite male o riuscite a metà o riuscite solo sulla carta e mai messe in funzione.
*P.S. piccola domanda…ma dagli uffici di collocamento qualcuno ha mai trovato una collocazione?