IL LAVORO NEL 2016
Lo sviluppo economico in una società capitalista in cui governano il mercato poche aziende ha prodotto delle concezioni di lavoro molto diverse da quelle di sempre. Oggi si assiste al tramonto del posto fisso che lascia il posto a contratti a breve termine e a lavori freelance. I motivi sono parecchi come per esempio il bisogno dell’azienda di assumere personale per prestazioni lavorative brevi e in questo modo evitano il licenziamento che si materializza in perdite economiche per l’azienda stessa. Questo crea lavoro precario e instabilità sul futuro in cui le tutele del lavoratore sono poste alla fine di una lunga lista di priorità aziendali. Questo fenomeno è stato incentivato dal web e dalla globalizzazione, a partire dagli Stati Uniti per poi diffondersi nell’Unione Europea. Un lavoro può essere considerato in due modi:
- un’ opportunità temporanea per entrare nel mondo del lavoro.
- un ripiego scelto dalle persone che non riescono a trovare opportunità migliori.
L’opportunità lavorativa temporanea è in genere quella più ricercata dai giovani, soprattutto studenti che vogliono la parziale o completa indipendenza economica. La situazione si presenta più problematica nel secondo caso in cui il soggetto non è più giovane; in questo caso la situazione di precarietà e le tutele sociali inadeguate creano stress, frustrazione e insoddisfazione che porta ad una mancanza di autostima, certe volte con fini disastrosi come il suicidio. Secondo l’ISTAT dal 2012 a oggi la crescita dei suicidi è salita a più del 50% portando così i suicidi a 560. In generale i problemi attuali richiedono un intervento psicologico, politico, economico e sindacale.
In Italia esiste l’aiuto psicologico con l’associazione Telefono Amico.
Il fisico e premio Nobel Albert Einstein disse:”Le tre regole del lavoro sono:
1.Esci dalla confusione e trova la semplicità.
2.Esci dalla discordia e trova l’armonia.
3.Nel pieno delle difficoltà risiede l’occasione favorevole”.