E’ VERO CHE EINSTEIN FU BOCCIATO?
Tra i pensatori più illustri ed influenti da annoverare nella storia umana non può certo mancare Albert Einstein, scienziato e filosofo vissuto nel XX secolo. Albert Einstein è largamente conosciuto soprattutto per la sua teoria della relatività e per la sua celebre formula E=mc2 che hanno rivoluzionato il corso e l’evoluzione delle scienze. La fama di Einstein è tale che oggi il suo nome è diventato un sinonimo a cui ricorrere per indicare una persona dalla spiccata intelligenza. Molti si chiedono se sia vera la voce che vorrebbe che il famoso fisico sia stato bocciato a scuola quando era ancora un ragazzo.
Fonti certe affermano che il rendimento scolastico del futuro premio Nobel è stato sempre regolare e soddisfacente. Già alle elementari, Einstein era fra i primi della classe e lo dimostra una confidenza contenuta in una lettera inviata dalla madre ad una parente. Nonostante l’irritazione più volte manifestata nei confronti del rigido sistema educativo tedesco, le capacità e le attitudini del piccolo Albert nell’ambito della matematica emersero sin dai primi anni della sua vita.
Nel 1895 si verificò l’evento che probabilmente ha alimentato la credenza sullo scarso rendimento scolastico del giovane Albert. Quell’anno infatti, all’età di 16 anni, Einstein sostenne l’esame per accedere al Politecnico di Zurigo, ma venne respinto. La sua bocciatura dipese però dalle insufficienze riportate nelle materie umanistiche, visto che nelle discipline scientifiche i suoi voti furono ottimi. L’esame di ammissione al Politecnico fu ripetuto l’anno successivo e superato. Gli studi al Politecnico furono conclusi nel 1900 con una votazione piuttosto elevata.
Da dove ha tratto origine allora il mito secondo cui l’andamento di Einstein non fosse particolarmente prolifico a scuola? La principale ragione è indubbiamente legata al primo fallito tentativo di accesso al Politecnico di Zurigo, che come abbiamo visto può, però, essere giustificato dalle basse valutazioni ottenute nelle materie letterarie. La seconda motivazione è invece legata ad un equivoco inerente alle valutazioni registrate sulla pagella del giovane Albert che fu rilasciata dall’istituto scolastico di Arau in Svizzera, dove Einstein studiò per un anno. Questa pagella è contrassegnata da molti voti che sono compresi fra il “4” e il “6”. Apparentemente una simile scheda di valutazione potrebbe dare l’impressione di essere non certamente esaltante, tuttavia va specificato che il metro di giudizio adottato da quella struttura scolastica partiva da “1” (voto minimo) per arrivare a “6” (voto massimo). In algebra, geometria e fisica, Einstein riportò il voto “6” e quindi la più alta votazione possibile.