DROP SHIPPING: ASPETTI FISCALI E BUROCRATICI

Una nuova prospettiva nel commercio elettronico

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Nella costante evoluzione del mercato del lavoro si è fatta strada una nuova tendenza quella del drop shipping. Questo nuovo modo di fare commercio nasce in America e sembra suscitare l’interesse di molti giovani imprenditori o aspiranti tali, attratti forse da una opportunità a basso rischio che si presenta in un momento particolare  di alta crisi economica. Il drop shipping consiste nel cercare di vendere un qualunque bene, senza averne l’effettivo possesso. Questa nuova figura si colloca tra il grossista (supplier) e i potenziali clienti. Il lavoro viene svolto prevalentemente online attraverso la gestione di un sito e-commerce. Il grossista in questo caso prende il nome di drop shipper e si impegna ad inviare la merce al cliente in nome e per conto del venditore con cui ha stipulato l’accordo. Questo consente al venditore di concentrare la propria attività esclusivamente sulla vendita dei prodotti e sulle pratiche di marketing evitando l’operazione di stoccaggio della merce e quindi anche il rischio che la stessa rimanga invenduta.

dropshipping

Il drop shipping può essere sintetizzato in tre distinte fasi:

  • acquisizione dell’ordine e pagamento dal cliente sul sito e-commerce del venditore
  • inoltro dell’ordine al proprio drop shipper(grossista), il venditore provvede al pagamento delle merci mentre il drop shipper alla spedizione secondo gli accordi stipulati con il venditore
  • Il drop shipper evade l’ordine generalmente con spedizione anonima verso il cliente per conto del venditore.

 

Come una qualsiasi altra attività il drop shipping, per poter essere avviato necessita  preliminarmente di una regolamentazione degli aspetti fiscali e burocratici pertanto si è tenuti ad aprire una partita iva ad essere iscritti al registro delle imprese a procedere con l’iscrizione all’Inps e in fine a regolarizzare il tutto con la certificazione di inizio attività.Prima di proseguire con una descrizione più approfondita degli aspetti fiscali bisogna sottolineare che attraverso il drop shipping non è possibile fare grandi affari specialmente se il  fornitore non è veramente affidabile, quindi molte attività che nascono attraverso questa forma di commercio elettronica spesso integrano al drop shipping puro la realizzazione di un magazzino proprio destinata  allo stoccaggio delle merci.


trasporto

Gli aspetti fiscali e quelli burocratici  sono comuni a quelli di una qualunque altra attività commerciale quindi il drop shipping necessita innanzitutto di una partita iva con codice ateco per la vendita di prodotti al dettaglio via internet. La partita iva può essere richiesta direttamente dall’interessato presso l’Ufficio Agenzia Entrate di competenza territoriale. E’ sufficiente compilare la modulistica senza sostenere alcun costo. Non esiste un solo tipo di partita iva pertanto una buona soluzione potrebbe essere quella di  aprire una partita iva intracomunitaria attraverso una semplice procedura amministrativa. Per ottenerla è sufficiente rivolgersi presso lo stesso Ufficio Agenzia Entrate competente.In questo modo, attraverso una normativa europea, si ottiene l’esonero del versamento dell’iva sugli acquisti. Ciò avviene perché detta normativa regola i rapporti di compravendita tra le nazioni appartenenti alla Comunità Europea.Quest’ultimo aspetto è fondamentale è bisogna rispettarlo in quanto a tal proposito  sono state emanate delle ulteriori direttive comunitarie che riguardano appunto la normativa italiana.

Il passo successivo consiste nel recarsi presso la Camera di Commercio competente per territorio e precedere con l’iscrizione al registro delle imprese e all’inps commercianti. Il costo di questa operazione può variare da 130 a 150 euro. Se invece decidete di affidarvi ad un commercialista allora queste somme potrebbero lievitare. Per finire occorre provvedere alla certificazione di inizio attività presso il comune in cui si intende aprire la sede legale.

Una breve considerazione va fatta anche per i costi fissi che dovrebbero essere valutati preventivamente e che riguardano versamenti inps, reddito dichiarato, spe sa commercialista, hosting e rinnovo dominio. Solitamente su una dichiarazione del reddito di 10.000 euro i costi fissi sono circa 5000 euro.Per quanto riguarda la fatturazione si segue lo stesso regime applicato ai negozi online quindi il drop shipper emette la fattura al venditore il quale però non ha lo stesso obbligo verso i propri clienti. Una volta completata la parte burocratica non vi rimane che iniziare  con la vostra nuova avventura lavorativa.

 

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