DOLCI DI PASQUA: ALCUNE GUSTOSE RICETTE STRANIERE
La Pasqua culinaria, in Italia, è sinonimo di agnello, colomba, pastiera napoletana e altri dolci tipici della nostra tradizione. Chi decide di acquistarli in pasticceria, chi di procurarsi tutti gli ingredienti per farli a casa, ma i dessert caratteristici non possono mai mancare. Con un pizzico di originalità e di coraggio, possiamo decidere di variare il menù delle feste e provare a preparare qualche dolce tipico pasquale straniero.
In Francia, il Tourteau Fromager è la pietanza che tipicamente chiude tutti i pranzi pasquali. Si tratta di una sorta di cheesecake con una base di pasta brisèe e ripieno di formaggio molle di capra, uova e zucchero. E’ un dolce molto leggero, adatto per concludere un pasto sfarzoso e che può essere consumato anche i giorni successivi. Ottimo anche da regalare, in quanto simbolo di cordialità e amicizia.
Nei Paesi balcanici e dell’Est, il Kulich (o Kulitc) ha una tradizione antichissima e con un profondo significato religioso. Si tratta di un pane dolce farcito con uvetta, albicocche secche, mandorle e arance candite, decorato con fiori finti rossi e le lettere XB che, in cirillico, sono l’abbreviazione della frase “Cristo è risorto”. Viene preparato il Sabato Santo e fatto benedire dopo la messa di Pasqua.
Simile al Kulich è l’ Hot cross bun, preparato in Inghilterra. E’ un panino dolce con uvetta, zenzero e cannella, decorato con una croce di glassa di zucchero. La sua preparazione trova origine in un rituale pagano in onore della dea Ostre e della fine dell’inverno; la croce disegnata sopra non rappresentava altro che le quattro fasi lunari. Questo rito è stato poi ripreso in ambito cattolico e prettamente pasquale. Un’antica tradizione ne vietava la consumazione fuori dal periodo primaverile ma, oggi, i supermercati inglesi lo vendono tutto l’anno.
In Messico, a Pasqua si prepara la Capirotada, un pudding di pane raffermo di origine araba, ma portato nel continente americano dagli spagnoli. Accanto al pane, che rappresenta il corpo di Cristo, si utilizza la cannella (il legno della Croce) e i chiodi di garofano (i chiodi con cui venne crocifisso Gesù).
Spostandoci in Brasile, i Paçoca de amendoim hanno la doppia valenza di festeggiare la Pasqua e l’arrivo della bella stagione. Sono dei biscotti preparati con un mix di farina di manioca, arachidi, sale e zucchero avvolti nella carta. Vengono consumati durante tutta la primavera sia nelle case che come prodotti da passeggio, nelle vie di città e paesi.
Dolce particolare è il Mammi, tipico della Finlandia, che richiede molte ore di preparazione e va consumato dopo almeno quattro giorni di riposo in frigorifero. Si tratta di una sorta di crema densa (simile al budino) composta da farina e malto di segale, melassa, sale e scorza di arancia amara. In genere, viene servita con gelato alla vaniglia e panna montata ma si può anche mangiare su una fetta di pane o come farcitura di torte. La tradizione vuole che si conservi in piccole ciotole di betulla ma, in tempi moderni, esistono degli stampi in cartone che riprendono il disegno del legno. Nessuna paura: in Italia, potete tranquillamente usare una comune pirofila in vetro.