DISOCCUPAZIONE: LA NASPI SI ALLUNGA
Il Jobs Act prevede che i lavoratori che cessano il rapporto di lavoro per cause diverse dalle dimissioni volontarie, ed hanno per questo diritto alla Naspi, percepiscano l’indennità per un periodo più lungo. Con il decreto dello scorso 11 giugno, si è stabilita una durata di 24 mesi per la Naspi e un prolungamento dell’Asdi, Assegno di Disoccupazione di cui beneficia chi, al termine del periodo in cui percepisce la Naspi, sia ancora disoccupato e in situazione di disagio economico. L’importo dell’Adpi è pari al 75% dell’ultima Naspi ricevuta in genere, ma diventa maggiore se il soggetto ha figli a carico: non può comunque superare i 500 euro mensili ed ha una durata massima di sei mesi.
Il diritto a percepire questi assegni è compatibile con contratti di lavoro a chiamata (purchè non percepisca più di 8000 euro lordi l’anno) o con i lavori pagati a voucher (a patto che il reddito non superi i 3000 euro lordi annui).
Nonostante il periodo durante il quale si ha diritto alla Naspi sia più lungo, bisogna segnalare che l’assegno andrà a diminuire già dal quarto mese, del 3% progressivamente.