IL FUNGO CRINIERA DA LEONE

Hericium Erinaceus

criniera da leone

Esiste un fungo dall’aspetto particolare, dal diametro che varia dai 5 ai 20 centimetri, vagamente simile alla criniera di un leone per via dei filamenti bianchi simili a ghiaccioli pendenti da una base di consistenza gommosa, denominato Hericium Erinaceus, oppure il “fungo di riccio”. Questo elemento, conosciuto in realtà da secoli, è un fungo officinale saporito e nutriente, tanto culinario quanto medicinale, che fa pensare al sapore dei frutti di mare, e la sua coltivazione è possibile anche in Italia.

Si trova in tutto l’emisfero nord, in Europa, Oriente asiatico e Nord america. Nella MTC (medicina tradizionale cinese) l’Hericium Erinaceus viene prescritto per disturbi di stomaco, ulcere e problemi gastrointestinali.
In Cina, infatti, si vende un estratto di polvere ricavato da questo fungo.

In Nord america, invece, i nativi americani lo usavano come antiemorragico, applicandolo su tagli e graffi, essiccato in polvere, per fermare il sanguinamento. Oggi lo possiamo trovare sul mercato anche in compresse.

Come tutte le tipologie di funghi ha proprietà immunomodulanti, ed inoltre possiede un’azione curativa antimicrobica e antiossidante. Contiene quasi tutti gli amminoacidi, ed è ricco di minerali (tra cui possiamo annoverare fosforo, ferro, potassio e calcio) polisaccaridi, adenosina, proteine.

In natura cresce sugli alberi di latifoglie morti o morenti come la quercia, il noce e il faggio.

Hericium Erinaceus e Morbo d’Alzheimer

In un articolo scritto recentemente dal dottor Takashi Mizuno dell’Università di Shizuoka, in Giappone, appaiono di particolare interesse le implicazioni dovute all’assunzione del fungo per il trattamento della malattia di Alzheimer.
Questa terribile malattia, come sappiamo, è la forma più comune di demenza irreversibile. Gli scienziati credono che il morbo sia provocato nel cervello da un accumulo di placca intorno alle cellule nervose e da distorsioni delle fibre dei nervi definite grovigli neurofibrillari.

Il dottor Mizuno riferisce che alcuni composti, detti ericenoni, presenti nel fungo possono favorire la produzione di una proteina chiamata fattore di crescita delle cellule nervose, necessaria al cervello per sviluppare e mantenere importanti neuroni sensitivi. In parole semplici, L’Hericium Erinaceus può rigenerare il tessuto nervoso centrale!

E come se non bastasse, questo prezioso elemento è anche efficace nel bloccare la crescita dei sarcomi.

Esso non ha effetti chemioterapici ma lavora stimolando il sistema immunitario degli animali, che a sua volta aiuta a controllare e ridurre il peso del sarcoma.

(fonti: I funghi che crescono di Georges M. Halpern)

 

 

Lascia un Commento

Lascia un commento a questo articolo, ti garantiamo che il tuo indirizzo e-mail non verrà reso pubblico e che non riceverai alcuna mail da infoperte.it o alcun tipo di spam.

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>