COS’È UN CLOUD?

Dalla nascita degli spazi di archiviazione virtuale al cloud computing

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Per cloud (dall’inglese nuvola) si intendono dei punti in Internet dove si possono salvare tutti i tipi di informazioni, ad esempio foto, musica, documenti e video, ecc. e usarle successivamente dal computer, telefono, TV o altri dispositivi con una connessione Internet. In questo modo, non si conservano più i file direttamente su hard disk o su schede di memoria, ma su server remoti. Per fare un esempio, se voglio ascoltare le mie canzoni preferite utilizzando vari dispositivi (computer desktop, notebook, telefono o tablet), posso caricarle online, sul mio spazio in uno dei servizi cloud disponibili ( ad es. Dropbox, Aruba, Amazon, Vodafone solo per citarne alcuni), e posso accedervi in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo, se dotato di una connessione alla rete. 2000px-Cloud_computing.svg

Spesso utilizziamo tecnologie cloud senza neppure saperlo. Alcuni dei più diffusi servizi di posta elettronica o di elaborazione testi sono “sulle nuvole”. Anche molte funzioni offerte dai cellulari di nuova generazione (i cosiddetti smartphone) sono basate sul cloud: ad esempio quelle che sfruttano la geolocalizzazione consigliandoci i locali o gli esercizi commerciali più vicini, che consentono di ascoltare musica o di accedere a giochi on line, nonché tante altre funzioni e “app”(applicazioni).

Ma il cloud non è semplicemente sinonimo di Internet e non è una tecnologia che serve solamente a salvare dati e informazioni su un server remoto. Oggi si parla di cloud computing. Quest’ultimo è un modello di strutturazione delle risorse IT che ridefinisce dalle basi il modo con cui siamo abituati a gestire i nostri sistemi informatici e rende più agile l’intera gestione dell’IT da parte di un’azienda: dalle sue operazioni più semplici, come un semplice backup delle informazioni, alle sue operazioni più complesse, come la gestione di un datacenter.

Modelli di servizio del Cloud computing

Esistono tre tipi di modelli di cloud computing, ed indicano quali sono i servizi che un modello di Cloud computing deve erogare:

  • SaaS (Software as a Service): in questo modello ad essere erogati come servizi sono i software. Office 365, che consente di usare online software come Word o Excel, è un modello di SaaS. Anche i vari servizi di posta elettronica Web, come Gmail o Outlook.com, sono esempi di servizi software erogati attraverso Cloud computing.
  • PaaS (Platform as a Service): ad essere erogati sono le infrastrutture necessarie che permettono di sviluppare, testare e distribuire un’applicazione. In questo modello vengono forniti alle imprese dei servizi in grado di eseguire applicazioni, salvare i dati in un database o in un archivio file, elaborare informazioni e così via. Windows Azure di Microsoft, con cui è possibile distribuire applicazioni scritte con la piattaforma .Net e altri linguaggi di programmazione, o la Cloud Platform di Google sono un modello di PaaS.
  • IaaS (Infrastructure as a Service): in questo modello ad essere erogata è l’intera infrastruttura IT. Il cliente può acquistare, da un ambiente virtualizzato, potenza di calcolo, intere macchine, spazio, servizi di rete per poter erogare in autonomia i propri servizi o le proprie applicazioni.

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Ritengo che le informazioni sopra elencate siano sufficienti a dare un’adeguata conoscenza di base su questa materia. Sul cloud ci sarebbe ancora molto da dire ma ci si addentrerebbe nello specifico e la lettura potrebbe risultare noiosa e pesante, pertanto mi fermo qui augurandomi di essere stato comprensibile ed esaustivo.

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