Downshifting = abituarsi ad uno stile di vita moderato, semplificando la vita ed abbattendo i costi.
La potenza invisibile del downshifting
Nel momento in cui si consuma meno, cioè si fa diminuire la domanda, il prezzo degli oggetti scende. Ecco perché ci vogliono fare sentire più ricchi di quello che siamo, perché se smettessimo di consumare tutto costerebbe meno, noi avremmo realmente più soldi e quindi maggiori possibilità di vivere nel benessere. Se praticassimo il downshifting di sicuro daremmo fastidio a chi comanda oggi, perché vivendo molto più semplicemente ma avendo più potere d’acquisto saremmo meno controllabili.
Pensiamo di iniziare ad andare piano con l’auto, perché questa abitudine fa risparmiare il 30% di carburante, questa sarebbe una forma di protesta più forte dello scendere in piazza a marciare tutti in fila e con lo smartphone in tasca.
Se solo ci rendessimo conto di essere i nuovi poveri e del potere che deriva da questa condizione, avremmo per le mani uno strumento per trasformare la società in cui viviamo.
Forse avrete notato che ultimamente il prezzo del carburante è sceso drasticamente; questo è accaduto perché il sistema in cui viviamo, per via della carenza di denaro, ha rallentato, quindi è diminuita la domanda di petrolio. Siccome la produzione non è stata ridotta, perché Arabia Saudita, Russia e Venezuela non sono riusciti ad arrivare ad un accordo, il prezzo del petrolio è sceso, e con esso ovviamente quello del carburante. Ed è sceso in maniera piuttosto significativa, tanto che su un pieno risparmio circa 10 euro, come dimostrano questi due scontrini che ho appositamente conservato, e che riguardano la stessa quantità di carburante, acquistata presso il medesimo distributore ad un mese di distanza!
Il potere del downshifting
Le proteste, le manifestazioni e le rivoluzioni hanno smesso di essere efficaci nel momento in cui sono stati diffusi in modo massivo i mezzi di comunicazione, capaci di plasmare le persone e indurle a credere cose che non sono vere, quindi controllandole. Se da un lato scendere in piazza non serve più a niente, dall’altro il fatto che il mondo sia completamente governato dal denaro, ci da il potere di cambiare tutto, addirittura riscrivere le regole.
Se oggi, leggendo questo articolo, decidessimo (per esempio) di andare più piano in automobile, contribuiremmo a far scendere il consumo di carburante, quindi ad abbassarne il prezzo. Questo blog viene letto da circa mezzo milione di persone ogni mese, se ognuno di noi spiegasse a due amici che andando un po’ più piano in automobile pagherebbero meno il carburante, e questi lo dicessero ad altri due amici, in un mese avremmo tre milioni e mezzo di automobili che consumano meno, con una netta ripercussione sul costo del carburante.
E pensate a cosa accadrebbe se si diffondesse in maniera esponenziale; l’idea di comprare solo l’indispensabile e rinunciare a tutto il superfluo! Potremmo cambiare completamente l’economia del nostro Paese, essere il primo Stato al mondo a sperimentare un “downshifting collettivo” programmato, saremmo il primo popolo che riesce ad emanciparsi dal consumismo e a dettare le regole. Si tratterebbe di una vera democrazia, impossibile da manovrare.
Conclusioni
Il sistema in cui viviamo non funziona, non ci porterà da nessuna parte e ci costringerà ad essere sempre schiavi. Intanto, chi detiene i soldi e il potere ci manovra come burattini e ci fa pensare quello che vuole. Non siamo liberi, crediamo di poter decidere, di avere pensieri nostri e di sapere come stanno le cose, ma la verità è che non siamo più nemmeno capaci di distinguere ciò che è vero da ciò che ci viene costruito davanti agli occhi per tenerci buoni, produttivi e impauriti. Tutto è falso, ma abbiamo un’arma potentissima che può cambiare il mondo, questo mezzo si chiama downshifting. In questo modo possiamo cambiare l’economia e costringere chi pensa di poterci tenere al guinzaglio a modificare le regole.
Non credete a chi dice che non possiamo prescindere dal PIL, è una cavolata! Se taglio la legna nel bosco e non consumo metano, se coltivo l’orto e non compro al supermercato, se vado piano in automobile e spendo meno in carburante, sto contribuendo ad abbassare il PIL perché non faccio “girare l’economia”, eppure io sto meglio, ho più soldi perché spendo meno, imparo cose nuove e non sono schiavo degli aumenti dei prezzi. Allora cos’è il PIL? E’ la misura di quanto siamo schiavi! Questo è il PIL, e non lo vogliamo.
Facciamo downshifting, sposiamo la vita semplice, i valori di base, saremo più felici, più liberi e tutto dovrà essere ridimensionato in funzione della gente, non dei potenti! Facciamolo, da oggi!