COSA VISITARE NEL CANADA ORIENTALE
Il Canada orientale non finisce mai di stupire. Più si gira e più si trovano angoli remoti che colmano gli occhi e il cuore.
TAPPA NUMERO 4
Lasciato il paesino di Amqui e le distese verdi di Matapédia, la strada si apre sul blu intenso delle acque del San Lorenzo.
Sainte Flavie è un piccolo paese costiero delineato da casette basse e colorate, la vegetazione modellata dal vento e l’aria pregna di mare.
E’ qui che, percorrendo la strada in direzione Matane, si giunge al Centre d’Art Marcel Gagnon, a cavallo tra la galleria d’arte, il bed & breakfast e il ristorantino alternativo: gioiello inaspettato e unico nel suo genere.
Marcel Gagnon è un artista eclettico: pittore, scrittore, scultore; tutte le sue opere restano indelebili nell’animo del visitatore, abbagliato dalla semplicità e, al tempo stesso, dalla forza spirituale che evocano. La più famosa, e quella che attrae centinaia di turisti in contemplazione, è Le Grand Rassemblement (il grande raduno): una serie di figure umane monolitiche in cemento armato, che in una sorta di lento pellegrinaggio escono fuori dall’acqua del fiume.
I tratti stilizzati del viso suscitano sensazioni contrastanti; a prima vista si potrebbe pensare a rassegnazione o sofferenza, ma guardandoli più da vicino si respira un che di trascendentale, di sacro, come se quel gruppo di persone fosse predestinato a seguire una voce interiore.
Sulla sinistra si notano delle figure imbarcate su zattere di legno, pronte ad partire verso chissà quali terre e in cerca di chissà cosa.
L’impressione di avere davanti una visione in continua metamorfosi è aumentato dall’effetto delle maree. Il tutto, contornato da un silenzio surreale, fa sì che lo spettatore si senta catapultato in un altro mondo, un mondo di mezzo tra terra e mare.
Dopo essersi soffermati a lungo tra i pellegrini e aver preso parte al grande raduno, è d’obbligo entrare nella galleria d’arte, dove si possono acquistare souvenir per ricordare questo luogo unico. Tra le tante cose che attirano l’attenzione, le poesie dello stesso Marcel Gagnon, tra le quali spicca La Voie, che forse più di tutte spiega il significato del Grand Rassemblement:
“Un beau jour j’ai trouvé sans chercher.
J’avais cherché trop loin, à l’extérieur, dans les autres.
J’avais cherché l’impossible pour m’apercevoir,
Qu’il n’y avait rien à trouver.
On le possède tous à l’intérieur de nous.”
Un bel giorno ho trovato senza cercare./Avevo cercato troppo lontano, all’esterno, dentro gli altri./Avevo cercato l’impossibile per accorgermi che non c’era nulla da trovare./Tutto è già dentro di noi.
Molto interessante…viene voglia di visitare i luoghi descritti
un bel procedere attraverso un paese sconosciuto che attraverso la tua descrizione diventa conosciuto e familiare. Grazie!