CONOSCI IL DEBITO PUBBLICO?
Conosciamo veramente il debito pubblico, e da cosa deriva? approfondiamo attentamente l’argomento e proviamo a capirci qualcosa.
Quando mi chiesero, “sai da dove deriva il debito pubblico”? subito non seppi rispondere, poi cominciai a studiare e parlarne con amici che studiavano economia e finanza.
Come è suddiviso?
Il debito pubblico si divide in due categorie: il primo è fondato sull’emissione di titoli di stato (derivati) compravendita, ecc… il secondo quanto l’italia chiede al fondo monetario europeo per gestire le varie strutture tipo, Sanità, Fondi per l’ambiente, ed i vari servizi che conosciamo.
Come si crea il debito?
Facciamo un esempio: Lo Stato chiede alla Banca Centrale Europea (BCE) un fondo di 70.000 euro per la sanità, la BCE cosa fà? “ora arriva il bello” siccome non ha quei soldi chiede a tipografie esterne qutorizzate di stampare il valore di 70.000 euro per l’italia, notato niente? be ve lo spiego subito in poche parole. la BCE semplicemente inserisce un una moneta a “DEBITO” perché emette un relativo “CREDITO”: allora non lo si indicherà contabilmente come “COSTO” ma il posizionamento nel passivo sarà a dir poco FALLACE perché sfrutta i meccanismi propri della “PARTITA DOPPIA” Infatti anche se è vero che il prenditore di banconota è IN DEBITO con la BCE di quel “pezzo monetario” (delle banconote con valore di facciata pari a euro 70.000) e dovrà per questo restituirlo, è pur vero che la BCE NON HA CREATO quel VALORE NOMINALE ma ha affrontato solo il “costo” tipografico”, ossia il valore intrinseco di circa 10 centesimi. La banconote non valgono “70.000 euro” per la BCE al momento della creazione se c’è una copertura, o garanzia è il prenditore stesso che la fornisce, quindi siamo di fronte a un doppio inganno. La BANCA di suo non ci mette nulla e paradossalmente NULLA ci rimetterebbe nel caso non le riconsegnassi la banconote (solo il prezzo della carta e, tutt’al più, un “mancato guadagno”: gli interessi).
Come evitare il debito?
Per evitare il debito c’è un unica soluzione, drastica ma indissolubile. L’uscita dalla moneta unica, e l’abrogazione dei trattati che ci legano anche a livello burocratico alle leggi europee.
Quando prima del 2000 eravamo ancora in possesso della lira, tutti noi dovevamo rendere conto ad un unica banca, “La Banca D’Italia”. La stessa banca emetteva titoli di stato, e fondi per i vari servizi di cui si usufruiva quotidianalmente. Se ci ricordiamo quando sentivamo la parola debito, non ci pesava più di tanto per un motivo molto semplice. “Eravamo sovrani della nostra moneta”, lo stato era in debito? bene! si stampava in automatico dei soldi, dove venivano emessi, e quel debito veniva saldato. Avevamo un inflazione bassissima, e sopratutto l’iva era spalmata e veniva suddivisa equamente per i vari stadi di servizio, tipo: la ristorazione aveva una sua iva, chi produceva latte idem, ora ci troviamo a cercare di prendere d’esempio stati che loro stessi hanno imparato da noi, secondo i loro modelli di attribuzione finanziaria. Ora, “Abbiamo ancora la nostra identità?”