Come si calcola il punto di pareggio di un'impresa

Prima di passare alla definizione specifica e’ necessario capire quanto questo piccolo passaggio matematico dia la facoltà sopratutto alla piccola media impresa in tempo di crisi, di fare delle valutazioni sull’ andamento economico e riuscire a ridurre costi, o apporre cambiamenti al fine di aumentarne il beneficio.

Il PUNTO DI PAREGGIO ( Break Even Point o BEP ), è il FATTURATO NECESSARIO A GARANTIRE LA COPERTURA DI TUTTI I COSTI ASSICURANDO IL RISULTATO DI PARITÀ. SOPRA AD ESSO AVREMO IL GUADAGNO, SOTTO AD ESSO AVREMO LA PERDITA .

Analizzeremo in modo semplice un METODO ANALITICO, perché tutti possano riuscire ad analizzare la propria PMI che venda un prodotto senza aver lauree in economia.

BEP

Inanzi tutto abbiamo bisogno delle seguenti informazioni :

QUALI SONO I COSTI FISSI ( quelli sostenuti per erogare il servizio )
QUALI SONO I COSTI VARIABILI ( Quelli associati ad ogni singola prestazione )
PREZZO ( a cui vendo la singola prestazione ) che genera il fatturato.

Facciamo un esempio :

Impresa di pulizia ‘Toni’:

COSTO FISSO ANNUO ( furgone, attrezzature, contabilità ecc ) € 2000
COSTI VARIABILI UNITARI ( collaboratori, benzina, detergente ) € 70
PREZZO DI UN INTERVENTO € 200

LA DIFFERENZA TRA IL PREZZO E I COSTI VARIABILI SI CHIAMA MARGINE DI CONTRIBUZIONE

PREZZO € 200 – COSTI VARIABILI UNITARI € 70 = € 130 ( Margine di contribuzione unitario )

Dove questi € 130 serviranno a coprire parte del costo fisso di € 2000.

TONI RIUSCIRA’ A PAREGGIARE I CONTI QUANDO AVRÀ ESEGUITO LA SOMMA DI INTERVENTI NECESSARI PER COPRIRE IL COSTO FISSO

Se il valore unitario di ogni singolo intervento è € 130, Toni avrà bisogno di fare almeno indicativamente 16 interventi per essere al punto di pareggio.

16 interventi x € 130 = € 2080

Al di sotto sarà in perdita, al di sopra avrà il suo guadagno proporzionalmente al numero di interventi eseguiti.