COME OTTENERE L’ANNULLAMENTO DI UNA CONTRAVVENZIONE

cosa fare e a chi rivolgersi in caso di contestazione di una multa

E’ capitato a tutti di prendere una multa nella vita, spesso a ragione, per palesi violazioni del codice della strada. Ma ci sono delle volte in cui la contravvenzione può apparire davvero ingiusta. E in questi casi è possibile far valere i propri diritti.

Vediamo in quali occasioni è possibile contestare una contravvenzione:

  • Se la multa è stata notificata con ritardo. La contravvenzione deve 222essere comunicata entro 150 giorni dal fatto. Superato questo limite di tempo non è più valida.
  • In caso di passaggio col semaforo giallo, dalla durata molto breve.
  • Semaforo rosso: a volte non si rispetta lo stop imposto dal rosso a causa di situazioni particolari, quali dover svolgere manovre di sicurezza, per permettere il passaggio di altre autovetture (come nel caso in cui dietro di noi chieda strada libera un’ambulanza).
  • Quando dei testimoni smentiscono la contestazione del vigile.
  • Sosta vietata: dimostrando che quando abbiamo lasciato la macchina non esistevano divieti.

La richiesta di annullamento della contravvenzione può essere fatta alla Prefettura o al Giudice di Pace. La differenza sta nei tempi e nei costi. E’ preferibile rivolgersi al Prefetto (o al Comando di Polizia Municipale) quando si contestano dei vizi formali nella contravvenzione (mancanza delle generalità del conducente del veicolo, numero di targa sbagliato, mancanza di firma dell’agente, o come detto all’inizio, superamento dei 150 giorni di notifica), inviando una domanda in carta semplice, direttamente a mano o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, entro due mesi dal giorno in cui la multa ci è stata fatta. Alla domanda di ricorso va allegata tutta la documentazione atta a dimostrare la validità della nostra contestazione (fotografie o quant’altro).

Puo’ anche essere richiesta la sospensione dal pagamento, fino a che il Prefetto non abbia deciso in merito. Se dopo 7 mesi non sarà arrivata nessuna ingiunzione di pagamento  dalla prefettura vorrà dire che il reclamo è stato accolto e la multa cancellata. Se la domanda  è stata invece presentata  alla Polizia il tempo di attesa sarà di 6 mesi. Rivolgersi al Giudice di Pace comporta invece la spesa di 37 euro di bollo, alla quale andranno aggiunte probabilmente altre spese, come i viaggi se il giudice non è della nostra città. Inoltre ci sarà l’obbligo di partecipare alle udienze. Presenta però il vantaggio che il Giudice ha la facoltà di ridurre l’importo della multa, cosa che il Prefetto non può fare. La domanda va inviata al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica della multa, allegando tutta la documentazione necessaria. In alternativa può essere inviata online, sul sito www.gdp.giustizia.it[block]0[/block]. Se il Giudice non accoglie il ricorso, si potrà fare appello in tribunale, assistiti da un avvocato.

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