COME LAVORARE IN PROPRIO SENZA PARTITA IVA
Il lavoro altro non è che il compimento di un’attività fisica o intellettuale al fine di produrre o scambiare beni o servizi. Purtroppo però la vita lavorativa nella quotidianità non può essere assolutamente equiparata ad una definizione, e proprio dall’incontro (o scontro) tra legge e vita reale e dalle innumerevoli esigenze da saziare, insorgono innumerevoli domande:” Ho finito gli studi, ma il lavoro dov’è? Non trovo lavoro come dipendente, come devo orientarmi? Se do ripetizioni di matematica al mio vicino come devo certificare la paga? Per eseguire qualche lavoretto stagionale devo aprire una partita Iva? Quanto mi costa aprire una partita Iva? Chissà se il prossimo mese lavorerò ancora?”.
Potrebbero aggiungersi altre mille domande, ma la cosa importante è che nel mondo del lavoro esistono delle figure di lavoro detto “occasionale” che consentono al lavoratore di prestare la propria attività in completa autonomia, anche senza la stipula di un vero e proprio contratto, rilasciando una semplice ricevuta fiscale a fronte della somma incassata per il lavoro svolto. Il lavoro occasionale, perfetto soprattutto per chi si affaccia al mondo del lavoro, o per chi vuole ricavare dai propri passatempi e passioni qualche introito, si presenta libero dai vincoli della subordinazione, della professionalità e della continuità, e proprio per l’esercizio di questa libertà vengono individuati due vincoli importarti:
- Il primo è rappresentato dal fatto che la soglia reddituale non debba superare 5.000,00 euro nell’arco di un anno.
- Il secondo invece, fa riferimento alla durata, che risulta svincolata dalla continuità avendo prevalentemente carattere temporaneo e occasionale.
Quindi, se il lavoro trovato ha il sapore della temporaneità e dell’autonomia bisogna armarsi di ricevuta fiscale, che sotto forma di blocchetti può essere acquistata presso cartolibrerie, tabaccherie e comunque presso esercizi commerciali che riforniscono uffici; la sua compilazione è alquanto semplice, basta inserire la data ed il luogo di lavoro, le generalità ed i dati fiscali del lavoratore e del committente, l’importo lordo del compenso con la ritenuta d’acconto (20% dell’importo) che se superiore alle 77,47 euro comporterà l’aggiunta di una marca da bollo di 2,00 euro, ed infine dovrà essere firmata da entrambi.