COME È FATTO UN BUSINESS PLAN?

Ecco un esempio della struttura tipo di un buon Business Plan

 

immagine per bp

Vediamo ora come è strutturato un Business Plan.

Un BP è composto generalmente da tre parti principali:

  • Prima parte, detta parte introduttiva, dove viene presentata l’idea aziendale.

  • Seconda parte, detta parte operativa, dove si definiscono i
    punti tecnici produttivi, logistici e di marketing.

  • Terza parte, detta economica-finanziaria, dove vengono presentati stato patrimoniale, conto economico e flussi di cassa previsionali, in genere di circa tre anni.

Entrando nello specifico nella prima fase serve che l’imprenditore:

  • Descriva la propria idea specificando il prodotto o servizio che intende vendere, i potenziali clienti e l’area geografica di riferimento.

  • Decida se vuole intraprendere questa attività in proprio o con soci; analizzando capacità, competenze ed esperienze di ognuno dei soci, nel settore dove si intende esercitare.

    Le principali caratteristiche che deve possedere un imprenditore oggi sono: capacità di relazionarsi, organizzativa e motivazionale.

  • Individui gli elementi innovativi che dovranno possedere propri prodotti o servizi, attraverso analisi SWOT. Ad esempio, è necessario valutare: aspetti demografici, il contesto sociale, aspetti economici e la tecnologia.

  • Analizzi la domanda, stabilendo attraverso le dovute ricerche di mercato i prezzi e la durabilità dei prodotti o servizi, e l’offerta, analizzando organizzazione e strategie dei principali concorrenti nell’area geografica di riferimento.

Nella parte tecnica operativa, invece l’imprenditore deve:

  • Descrivere mission, valori aziendali, bisogni a cui si risponde, obiettivi dei primi tre anni, linee guida strategiche (in particolare strategia di servizio, di prezzo, di distribuzione, di comunicazione)

  • Scrivere un piano commerciale nel quale indicare i ricavi per le tipologie di servizio per i vari target (stabilendo i vari prezzi e definendo un prezzo medio; tipologie di pagamento accettate, e concessione rate o no, sconti); il fatturato per i servizi primari; ricavi da altre fonti; stimare costi commerciali fissi e variabili, dilazione pagamenti fornitori.

  • Scrivere un piano di comunicazione individuando messaggi più efficaci, mezzi per veicolarli, la tempistica ed i costi preventivati per sostenere l’iniziativa di questi messaggi, individuare indicatori che valutino efficacia della comunicazione.

  • Scrivere un piano tecnico contenente il processo di erogazione dei servizi, le materie prime necessarie, i costi fissi che ha l’azienda e i costi variabili derivati dall’erogazione servizi.

  • Scrivere un piano organizzativo con la forma giuridica prescelta, costi personale e qualifiche, costi fissi azienda come affitto utenze luce e gas e acqua.

  • Scrivere piano degli investimenti individuando le fonti finanziamento.

Nella terza e ultima parte invece deve essere presentato il Piano economico finanziario aziendale, attraverso:

  • Lo Stato patrimoniale previsionale dei primi 3 anni.

Attività

1° Anno

2° Anno

3° Anno

Passività

1° Anno

2° Anno

3° Anno

Totale Immobilizzazioni

Totale

Capitale Netto

Immobilizzazioni Immateriali

Capitale Proprio

Immobilizzazioni Materiali

Utile/Perdita

di esercizio

Totale

Attivo Circolante

Totale Debiti

Crediti

Banca Y c/c

Banca X c/c

Debiti vs/fornitori

Cassa

Mutui/finanziamenti

Totale Attività

Totale Passività

  • Il Conto economico previsionale dei primi tre anni.

1° Anno

2° Anno

3° Anno

Ricavi

- Costi Operativi

- Ammortamenti

= Reddito Operativo

+/- Proventi/Oneri Finanziari

= Risultato Ante Imposte

- Imposte

= Utile/Perdita di esercizio

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